L’effetto vaccino si è fatto sentire anche sui titoli dei club calcistici in Borsa. Tra tutti spicca il Manchester United, che il 9 novembre ha visto crescere il prezzo delle sue azioni a seguito delle svolte annunciate dall’azienda Pfizer nella ricerca per una soluzione definitiva contro il Covid-19.
Nel giro di poche ore dopo l’annuncio, il titolo dei Red Devils è volato a +9% a Wall Street, aggiungendo 225 milioni di sterline al valore del club. Analogamente a quanto accaduto con lo United, anche altri club quotati hanno potuto beneficiare dell’effetto positivo sul mercato azionario.
Tra questi la Juventus, il cui titolo è passato da 0,7360 a 0,7702 euro ad azione, con una crescita del 4,6% dopo l’annuncio sul vaccino. Stesso discorso per la Lazio, cresciuta del 7,3% in Borsa, e passata da 0,9470 a 1,0160 euro ad azione.
Effetto molto positivo – simile a quello dello United – anche per il Borussia Dortmund, il cui titolo è cresciuto da 4,8 a 5,210 euro per azione, per un totale del +8,5%. Discorso diverso invece per la Roma, che nella stessa giornata ha visto il titolo volare sulle scommesse degli operatori di un rilancio dopo il fallimento dell’Opa di Friedkin.
Il titolo giallorosso ha chiuso la giornata del 9 novembre in crescita addirittura del 49,80% a quota 0,222 euro per azione (+0,074 euro per azione rispetto alla chiusura di venerdì). Nell’ultimo mese le azioni erano scese fino a sfiorare il livello dell’Opa lanciata da Friedkin (0,1165 euro per azione), raggiungendo 0,148 euro rispetto a quota 0,566 euro con cui venivano scambiate ad agosto, prima del passaggio di proprietà.