Mediapro Ligue 1 rata dicembre – La principale emittente della Ligue 1, Mediapro, non ha rispettato la scadenza del 5 dicembre per il pagamento della terza rata relativa ai diritti televisivi del campionato francese, come appreso da AFP e riportato da Eurosport, che sottolinea il rispetto delle scadenze da parte delle altre emittenti (Canal +, Free).
Il mancato pagamento non sorprende visto che il gruppo catalano di proprietà cinese non ha ancora pagato la seconda rata del contratto, pari a 172,3 milioni di euro. Secondo altre due fonti anonime a conoscenza del fascicolo, Mediapro si ritiene non responsabile per non aver rispettato il termine contrattuale del 5 dicembre fintanto che è in corso il processo di conciliazione con la Lega calcio francese, aperto presso il Tribunale di Commercio di Nanterre per cercare di trovare un’intesa per il pagamento di ottobre e ora anche per quello di dicembre.
Mediapro Ligue 1 rata dicembre – Ricerca di nuovi fondi
La LFP, che da diverse settimane si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda in materia, si ritrova quindi con quasi 350 milioni di euro di fatture non pagate dall’emittente principale, su un importo totale iniziale di 1.153 miliardi di euro all’anno per la Ligue 1, di cui 780 milioni di euro dovrebbero provenire da Mediapro.
Questa settimana sarà cruciale. Giovedì 10 dicembre è prevista un’Assemblea generale della Lega, che riunirà tutti i club professionistici francesi, preceduta da un Consiglio di amministrazione. Molte società hanno già espresso il desiderio di vedere Mediapro ritirarsi a favore di un’emittente tradizionale, come Canal +.
Una delle questioni più urgenti sarà trovare fondi per compensare i pagamenti in sospeso. L’idea di un prestito è attualmente complessa: la LFP ha già preso in prestito quasi 350 milioni di euro la scorsa primavera, il che complica la possibilità di offrire garanzie agli istituti di credito.
La Lega francese ha incassato anche il no dallo stato, riportato dalle parole di Jean-Michel Blanquer, ministro dell’Istruzione, che in un’intervista ha dichiarato che lo Stato non è “intenzionato a compensare” le inadempienze di Mediapro.