Ligue 1 no nazionali
(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Grido d’aiuto del calcio francese al governo. Attraverso un comunicato, la Ligue de Football Professionel ha richiesto una riunione di emergenza con i ministeri dell’economia e dello sport, insieme ad una delegazione di club, al fine di costruire un “piano di supporto d’urgenza”.

Nel comunicato, si parla di “una perdita di un miliardo di euro per il calcio francese”, peggio ancora degli 800 milioni stimati da Jean-Marc Mickeler, presidente della Direction Nationale du Contrôle de Gestion, la società che supervisiona i conti delle società calcistiche transalpine. In generale, i ricavi attesi sono inferiori di 548 milioni (759,1 milioni di euro invece dei 1,307 miliardi) rispetto a quanto preventivato dai club per l’anno fiscale 2020/21, con perdite che ammontano già a oltre 1 miliardo di euro (escluso l’impatto della finestra di mercato) considerando le conseguenze delle partite a porte chiuse.

A contribuire al peggioramento della situazione, oltre alle conseguenze dirette della pandemia, vi è il caos dei diritti TV della Ligue 1, in seguito al fallimento di Mediapro, citato all’interno del comunicato. La LFP ricorda come essa stessa e i club abbiano già provato ad attrezzarsi per resistere alla situazione, attraverso contrattazioni salariali o programmi per garantire un futuro alla lega, ma tutti gli sforzi rischiano di risultare vani senza un intervento da parte dello Stato.

“Non si tratta qui di chiedere allo Stato di compensare il calo dei diritti televisivi o il fallimento di Mediapro. Tuttavia, è essenziale che lo Stato partecipi ad aiutare i club professionistici e i loro azionisti a superare le emergenze generate dalla crisi COVID-19. È in gioco la sopravvivenza del settore del calcio professionistico, e soprattutto di un patrimonio culturale ed economico che oggi non si può permettere che vada in fumo”, conclude il comunicato della Lega.

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