Gli arbitri che dirigono le gare di Premier League “pagano” per i loro errori. La curiosità è rivelata da Sportsmail, che ha spiegato come ogni errore da parte dei direttori di gara vada a erodere bonus annuali sulle prestazioni che possono arrivare fino a 50 mila sterline.
Gli arbitri vengono giudicati per ogni prestazione a seconda che le loro decisioni siano ritenute giuste o sbagliate e questi punteggi sono inseriti in una “tabella di merito”. Un direttore di gara in Premier guadagna mediamente una cifra base tra 110 e 120 mila sterline, ma i bonus possono far crescere la cifra a 160 o 170 mila.
I bonus sono in gran parte determinati proprio dalla tabella, realizzata dal PGMOL (Professional Game Match Officials Board) alla fine di ogni stagione. L’arbitro giudicato migliore riceverà il bonus maggiore, mentre quello che ha fornito le prestazioni peggiori riceverà un bonus inferiore.
Una fonte ha spiegato a Sportsmail che in Premier League ogni decisione – da una minore come una rimessa in gioco o a una maggiore come un rigore – viene presa in considerazione per la valutazione finale. Un processo che aumenta la pressione sui direttori di gara, concentrati al massimo per fare le scelte migliori.
Anche le chiamate al VAR rientrano in questo conteggio, dato che quando un arbitro modifica una decisione precedente, questo significa che alla base c’è un errore, che viene ugualmente conteggiato.
Proprio questa pressione è stata al centro di una recente riunione di arbitri e PGMOL. I direttori di gara hanno sollevato preoccupazioni circa la pressione che li investe al momento di modificare una loro valutazione, quando vengono richiamati al VAR.
«Quando gli arbitri vanno a vedere lo schermo è una situazione di alta pressione. Sanno che le telecamere sono fisse su di loro. Hanno una decisione potenzialmente decisiva da prendere e si stanno facendo guidare dal VAR. Non c’è da meravigliarsi che si sentano sotto pressione nel ribaltare le loro chiamate», ha concluso la fonte di Sportsmail.