lavorare alla Juventus
(Insidefoto.com)

Dopo l’eliminazione dalla UEFA Champions League per mano del Porto, la Juventus cede il passo anche in Borsa. In una seduta tendenzialmente stabile (indice FTSE MIB in rialzo dello 0,46%), il titolo del club bianconero ha chiuso con un calo dell’8% a 0,79 euro, sui minimi dall’inizio del mese di febbraio.

Il titolo della Juve – secondo Borsa Italiana – è risultato essere il peggiore di giornata a Piazza Affari. Per quanto riguarda invece la capitalizzazione di mercato, il dato recita 1,05 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,14 miliardi della giornata di ieri (-90 milioni).

L’esclusione dai quarti di finale non consente alla Juventus di proseguire il cammino nella massima competizione europea per club, e porta con sé mancati ricavi per 10,5 milioni di euro (la cifra prevista per il passaggio del turno).

Il tutto si inserisce in un contesto finanziariamente non facile per il club bianconero, che al pari di tutto il mondo del calcio sconta gli effetti dell’emergenza Coronavirus. Il primo semestre dell’esercizio 2020/21 si è chiuso con una perdita più che raddoppiata a 113 milioni di euro, con ricavi scesi del 20% a 258 milioni.

La società ha comunque escluso «significative incertezze» sulla continuità aziendale pur sottolineando che, in caso di bisogno, potrebbe far cassa con «operazioni di cessione di diritti alle prestazioni sportive di calciatori».

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