Grande attesa per il primo episodio di Speravo de morì prima, la serie tv su Francesco Totti, che andrà in onda dal 19 marzo sui canali Sky. La serie, divisa su sei puntate, racconterà la vita privata della bandiera giallorossa, oltre che alle vicende che hanno contrassegnato il finale della sua carriera.
Ma per Nicola Maccanico, vice-presidente esecutivo programming di Sky Italia, la serie potrebbe significare qualcosa in più. Ai microfoni di Italia Oggi, Maccanico ha dichiarato che il lavoro può “aprire un filone scommettendo sulla vita degli sportivi raccontata con un tono di leggerezza, un biopic leggero, non un santino. Diciamo una epica leggerezza, pensosa e non frivola. È un prodotto che mostra il tono più pop che va assumendo Sky”.
Speravo de morì prima potrebbe diventare precursore di una nuova ondata di serie tv a tema calcistico, confermando la volontà di Sky di voler difendere il suo ruolo di primo piano nell’industria audiovisiva sportiva. Aprire un filone quindi, che possa permettere agli appassionati di fare un giro dietro le quinte delle carriere dei loro idoli.
Per quanto riguarda la serie tv su Totti, l’autore dello striscione è stato contattato e, come spiegato da Mario Gianani, ceo della casa di produzione Wildside e tifosissimo della Roma, «gli è stato riconosciuto ogni diritto di copyright». È una serie «che farà certamente discutere», aggiunge Maccanico, «anche perché il fare emergere opinioni e dibattito è un effetto al quale noi miriamo».
«Io sono romano di Velletri e ho sempre vissuto circondato da romanisti e laziali. Penso di aver saputo guardare con più distacco alla vicenda, interpretando il disagio di Spalletti, della società, della squadra, del gruppo e pure di Totti nel gestire il momento dell’ addio», ha raccontato invece Gianmarco Tognazzi, che interpreta Luciano Spalletti.