Lazio Torino data recupero
(Copyright: Fabio Ferrari/LaPresse via Onefootball)

E’ nuovamente il giorno di Lazio-Torino. La terza puntata legata al match non disputato (valido per il 25° turno di campionato) va in scena davanti alla Corte Sportiva d’ Appello, dove i biancocelesti hanno deciso di fare istanza contro la sentenza del Giudice sportivo Mastrandrea.

Come riporta il Corriere della Sera, la seconda puntata era finita con l’ordine di giocare il match e non con il 3-0 a tavolino che la Lazio desiderava. La partita, la prima puntata, si sarebbe dovuta giocare martedì 2 marzo ma il Toro non c’era.

La motivazione è stata un focolaio da Coronavirus esploso la settimana prima, che aveva portato la Asl a ordinare l’isolamento del team e poi una ripresa graduale degli allenamenti ma non la possibilità di muoversi.

Però la Lega, dopo aver rinviato Sassuolo-Toro il 26 febbraio, aveva scelto la strada delle carte bollate, già minacciate dalle parti. Prima dal presidente granata Urbano CairoCi difenderemo in ogni sede») e poi da Claudio Lotito che già lavorava anche al processo per la violazione del protocollo Covid.

La Lazio insiste, non accetta la decisione di Mastrandrea che ha ritenuto l’imposizione della Asl torinese «forza maggiore» come previsto dalle Noif (articoli 53 e 55) e dalla sentenza in terzo grado di Juve-Napoli, che si gioca il 7 aprile.

La parola chiave del confronto sarà “protocollo”, il protocollo anti Covid, sia dal punto di vista sanitario-scientifico, sia da quello normativo-sanzionatorio. Nella vicenda tamponi che ha portato alla condanna di Lotito e dei medici ma senza penalizzazione in classifica per la Lazio, il club biancoceleste ha sostenuto la tesi della mancata validità del protocollo, in quanto non approvato dal Coni.

Soltanto con le motivazioni si capirà se e quanto, questo tipo di interpretazione sia stata condivisa dal Tribunale federale. Alla Corte Sportiva d’ Appello, però, la Lazio rischia ora di dover tornare a riferirsi a quel protocollo, sostenendo la sua forza rispetto alla stessa decisione della Asl.

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