come funziona il var
L'arbitro Daniele Orsato controlla il VAR in Inter-Juventus (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

In campo deve stare “l’arbitro migliore”, ma i direttori di gara “riconoscono che con il Var si tolgono tutta una serie di situazioni fattuali, come il fuorigioco, che prima potevano rovinare la prestazione”. Continua la linea di apertura da parte del presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange e l’arbitro Massimiliano Irrati ospite alla Domenica Sportiva ha parlato anche del ruolo del Var.

Il direttore di gara toscano – oggi Video assistant referee in Milan-Samp – ha sottolineato che “all’inizio non è stato facile, perché andava cambiata la mentalità in poco tempo. La cosa più complicata davanti al video è decidere l’azione da segnalare: hai una sensazione, poi magari scopri che non era così chiara”.

“Comunque l’arbitro più bravo deve stare in campo, perché se dirige bene il Var può anche fare la siesta tutto il tempo. Chi è in campo spreca energie fisiche, ma chi è al Var molte di più a livello mentale”.

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