La UEFA annuncia che otto città hanno confermato e garantito ufficialmente le porte aperte al pubblico negli stadi in occasione di Euro 2020, lanciando un ultimatum alle altre 4 città: c’è tempo infatti fino al 19 aprile per confermare o meno la possibilità di aprire gli stadi, pena l’esclusione del Paese da quelli che ospiteranno le gare degli Europei.
San Pietroburgo ha confermato una capacità del 50%, con la possibilità di aumentare la capacità entro la fine di aprile, mentre Budapest mira a ospitare gli spettatori a piena capacità, a condizione che gli spettatori soddisfino i rigorosi requisiti di ingresso allo stadio.
Baku ha confermato una capacità del 50%, con i tifosi in viaggio delle squadre partecipanti che devono presentare un risultato negativo del test COVID-19 per entrare in Azerbaigian.
Amsterdam, Bucarest, Copenaghen e Glasgow hanno confermato una capacità del 25%-33%, con le prime tre che mantengono aperta l’opzione di aumentare potenzialmente le loro capacità alla fine di questo mese, a seconda dello sviluppo dei loro programmi di test di massa e delle condizioni sanitarie generali.
Londra ha confermato una capacità minima del 25% per le tre partite del gruppo e gli ottavi di finale e spera di confermare una capacità maggiore per le semifinali e la finale all’inizio di giugno.
Le altre quattro città (Monaco, Roma, Bilbao, Dublino) hanno tempo fino al 19 aprile per fornire ulteriori informazioni sui loro piani, e le decisioni finali saranno prese in quella data per quanto riguarda lo svolgimento delle partite in queste quattro sedi.