La visita di John Elkann, presidente di Exor e nei fatti primo azionista della Juventus, alla Continassa ha avuto soprattutto il significato di dare un messaggio alla squadra in vista del rush finale per la qualificazione in Champions League. Un obiettivo vitale per le casse bianconere e in ultima istanza quindi anche per la stessa Exor.
Se è vero infatti che nell’universo Agnelli da sempre anche la forma è sostanza e quindi si discute di una questione nelle sedi opportune, è altrettanto vero, spiegano fonti molto addentro la famiglia torinese, che Elkann aveva mille modi per parlare con Andrea Agnelli in profondità delle strategie della Juventus (delle quali si è pure discusso nell’incontro): sono cugini, si conoscono da sempre, siedono uno accanto all’altro nei cda di Exor e Stellantis.
Insomma se si doveva dar vita a un summit strategico, meglio farlo in privato magari tramite un invito nella villa di Elkann nella collina torinese. Invece la visita al centro di allenamento in pubblico ha avuto il chiaro significato di mandare un messaggio a tuto il mondo Juve di quanto la proprietà sia vicina al club in quello che è forse il momento più delicato dell’era Agnelli.
A questo proposito le stesse fonti hanno confermato a Calcio e Finanza quanto questa testata giornalistica aveva scritto all’indomani del flop Superlega: ovvero che se le cose non dovessero precipitare in questo mese, l’intenzione della proprietà è quella di mantenere Agnelli al vertice del club bianconero.
E’ infatti molto difficile qualcosa di importantissimo capiti nell’immediato.
In primo luogo perché Elkann non ha un gran voglia di aprire un’altra partita all’interno del portafoglio di Exor. La sua priorità al momento, oltre a quello di svolgere il mandato di presidente di Stellantis (compito non agevole avendo tra gli altri socio anche lo Stato francese), è quello di trovare un amministratore delegato per Ferrari. Nella lettera agli azionisti di Exor (datata 1 aprile) Elkann ha spiegato che il cerchio si sta stringendo verso persone dall’alto know-how tecnologico. Quindi nei fatti quindi tagliando fuori tutti i parenti che ambissero a quella posizione.
Non solo, ma Elkann, al di là della pessima figura internazionale fatta con la Superlega, non ha dimenticato i successi della gestione Agnelli. Anche perché egli stesso sa quanto sia difficile vincere nel mondo del pallone. Negli anni dell’immediato post Calciopoli infatti la Juventus era sotto la sua gestione diretta e il club ebbe difficoltà ad affermarsi.
Infine, molti organi di stampa hanno identificato in Alessandro Nasi, cugino da sempre in grande sintonia personale con Elkann, quale possibile sostituto di Agnelli alla presidenza della Juventus. Detto che tutto è possibile (e che Nasi però è di simpatie granata) va spiegato però che il rappresentante di questo ramo della dinastia sta per affrontare una grandissima sfida imprenditoriale.
Nasi è infatti il presidente di Comau e toccherà a lui guidare la controllata della robotica (che non fa parte del perimetro di Stellantis) alla prova della borsa. Per quanto Nasi abbia un curriculum manageriale di tutto rispetto, sarà la sua prima sfida da front man (presidente o amministratore delegato) di una delle aziende di famiglia. E quindi con tutta probabilità sarà un impegno molto dispendioso almeno nei primi periodi.
Ovvio però che tutto dipenderò dai risultati. E siccome l’assemblea degli azionisti di Exor, dove al più tardi sarà reso noto qualcosa di ufficiale sulla Juventus, si terrà a campionato già concluso, nulla si può escludere.
Quel che è certo invece, rimanendo nei giovani rampolli di casa Agnelli, è che Ginevra Elkann, sorella minore di John e Lapo, sta scalando sempre di più le gerarchie di famiglia.
La nipote dell’avvocato Giovanni Agnelli sarà infatti nel consiglio di amministrazione di Christian Louboutin, società francese di alta moda nel cui capitale è entrata recentemente Exor.
Una nomina importante che si spiega anche con l’expertise nel campo che la più giovane degli Elkann ha maturato negli ultimi tempi quando era nel cda di Kering, gigante del lusso francese presieduto da Francois Pinault. E dal cui board la Elkann si è dimessa proprio per non entrare in conflitto di interessi con Loubotin.
«In ragione degli incarichi che ricopre in Exor, di cui è anche membro del consiglio di amministrazione e in modo da evitare un potenziale conflitto di interessi, Ginevra Elkann si è dimessa dal suo mandato di consigliere di amministrazione di Kering», ha spiegato in una nota il gruppo di François-Henri Pinault. Lo stesso Pinault, a nome del board, ha ringraziato la nipote di Giovanni Agnelli per il suo contributo in particolare nel contesto dell’ultimo anno. Il comitato delle nomine e della governance studierà la sua eventuale sostituzione nelle prossime settimane.
Chi è Ginevra Elkann
Figlia minore di Alain Elkann e Margherita Agnelli (figlia dell’avvocato Giovanni) la Elkann, 41 anni, già siede nel cda di Exor come direttore non esecutivo. Inoltre è presidente della società di produzione cinematografica Asmara Films e dirige la Pinacoteca Giovanni & Marella Agnelli a Torino.
Nel 2020 ha diretto il film Magari, liberamente ispirato alla pre adolescenza dei tra fratelli Elkann (e nel quale lo stesso John è presente con un cameo), presentato poi al Festival di Locarno (Svizzera).
La sua ascesa nelle gerarchie di famiglia si spiega anche con il fatto che la holding della famiglia Agnelli sta accelerando gli investimenti nel mondo del lusso. Prima investendo 80 milioni di euro con la maison francese Hermès in Shang Xia, una griffe cinese. Il bis è arrivato poco dopo, a inizio marzo, quando sono stati versati 541 milioni di euro per diventare azionisti al 24% di Christian Louboutin.
Ginevra Elkann è laureata all’American University of Paris e alla London Film School, è stata nominata direttore indipendente di Kering nel maggio 2018. Il suo mandato è stato rinnovato dall’assemblea generale congiunta il 16 giugno 2020 e sarebbe dovuto scadere al termine dell’assemblea generale annuale convocata per approvare il bilancio dell’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2023.