Il razzismo nel calcio e’ “ai massimi storici” ma in Italia “le cose stanno cambiando” e altre leghe dovrebbero seguire l’esempio della Serie A: ad affermarlo e’ l’attaccante belga Romelu Lukaku, in un’intervista alla Cnn a pochi giorni dall’inizio degli europei. “Ritengo che nel calcio il razzismo ora sia ai massimi storici”, ha affermato il 28enne bomber dell’Inter.
“Perche’? Anche a causa dei social”, e’ la sua analisi, “capisco perche’ persone come Thierry Henry stanno bloccando i loro profili”. “Eppure e’ facile”, ha aggiunto, “si possono individuare i responsabili, a mio avviso le compagnie che gestiscono i social devono fare di piu'”. “Ad essere onesti non vedo davvero progressi”, ha insistito Big Rom, “vedo tante campagne e cose simili, ma finche’ non si prendono provvedimenti…”.
“In Italia, quando e’ accaduto a me, e’ stato fatto qualcosa perche’ la Serie A si e’ messa in contatto con me e il club”, ha ricordato Lukaku alludendo agli ululati nei suoi confronti a Cagliari nel settembre 2019. “Abbiamo cercato di educare le persone in Italia spiegando che non si fa cosi’.
L’Italia e’ un bellissimo Paese e sono stato accettato bene da tutti, dai nostri e dagli altri tifosi”, ha aggiunto. “Da allora le cose sono cambiate ed e’ quello che dovrebbero fare in tutti i campionati, dovrebbero parlare con i giocatori e avviare questo tipo di cose con i giocatori e i loro club”.