Segnali confortanti da parte del Governo sul tema riaperture. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il deputato M5S Simone Valente, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e da sempre molto vicino allo sport, ha confermato di aver presentato un’interrogazione parlamentare «per chiedere quali iniziative, anche normative, il Governo intenda assumere per garantire che le limitazioni previste per la capienza considerino adeguatamente i vincoli strutturali degli impianti».
Il cortocircuito scatenato dall’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri ha impedito alle società di far partire la campagna abbonamenti, oltre che dei biglietti della prima giornata (in programma tra poco più di tre settimane). Nel documento si concede l’apertura degli impianti al 50% della capienza per i possesso del Green Pass, pur mantenendo la distanza di un metro tra un posto e l’altro.
Tuttavia, con questa seconda limitazione, la totalità degli stadi italiani (eccezion fatta per l’Allianz Stadium) potrebbe aprire soltanto al 25-30% della capienza totale. Una prospettiva decisamente preoccupante per società, Lega Serie A e FIGC, che si sono da subito messe in moto per chiedere al governo di rivedere il testo.
Ora è la politica a correre in aiuto del calcio: «Consideriamo di buon senso la proposta del presidente Gravina di permettere l’occupazione scacchiera» hanno dichiarato i deputati pentastellati Riccardo Olgiati e Manuel Tuzi. Ieri mattina Valente ha avuto i primi colloqui con le diverse forze politiche ed è lì che è emersa la volontà di andare incontro al calcio in crisi.
Ma il Governo deve ovviamente fare la sua parte: il caso è già stato sottoposto martedì all’attenzione di Palazzo Chigi e del Cts e da ieri è al vaglio del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, appena rientrata da Tokyo.