Quanto guadagna un calciatore di Serie A? Per i volti più noti è “facile” rispondere, considerando che voci e indiscrezioni consentono di venire a conoscenza – con una certa affidabilità – degli accordi tra i club e i loro top player.
Più complicato, invece, per i calciatori alle prime esperienze o per coloro che si ritrovano a fare un salto dalla Serie B (o Serie C) alla Serie A e che di conseguenza sono oggetto di minori attenzioni da parte della stampa sportiva.
Premesso che non è possibile rispondere con certezza per ogni singolo calciatore che milita in Serie A, possiamo comunque ricostruire con affidabilità le cifre minime dei contratti per i giocatori della massima serie calcistica italiana.
Serie A stipendi minimi – Le cifre e le tipologie di contratto
Si tratta, come detto, di “minimi”. Questo significa che nessun calciatore con caratteristiche di un certo tipo potrà scendere sotto una certa soglia per una stagione in Serie A. A cominciare da coloro che sono nati nel 1997 e oltre (1996, 1995 ecc).
Per questi giocatori il minimo è 42.477 euro lordi (27.290 euro netti). Si scende invece per le cifre del cosiddetto “primo contratto” per i calciatori nati nel 2001, che prevede un salario minimo pari a 30.796 euro lordi (21.300 euro netti).
Stesso discorso per i calciatori tra il 19° e il 23° anno di età (nati tra il 1998 e il 2001), mentre per coloro che hanno tra i 16 e i 19 anni (anno di nascita dal 2002 al 2005) l’ingaggio minimo scende a 21.239 euro lordi (15.420 euro netti).
Infine, resta quello che viene definito “addestramento tecnico”, che riguarda i calciatori nati nel 2002. In questo caso lo stipendio minimo è pari a 15.929 euro lordi, cioè 12.524 euro netti.