L'attuale presidente del Genoa, Enrico Preziosi (copyright: LaPresse Tano Pecoraro/via Onefootball)

La cessione del Genoa a 777 Partners non sarebbe la sola del suo genere, anche se presenta aspetti di unicità. Come riporta il Secolo XIX, l’operazione del fondo di Miami per l’acquisizione del Grifone ricorda quella tra Elliott Management Corporation e il Milan.

In particolare, la vicenda del Milan (e quindi la potenziale vicenda del Genoa) si distingue da altre trattative che hanno visto coinvolti investitori americani. Se nel caso della Fiorentina, del Bologna o della Roma vi erano state figure che hanno scelto di puntare personalmente sui club, nel caso dei rossoneri Elliott si è ritrovato tra le mani il Milan nel 2018, quando Li Yonghong non riuscì a restituire il prestito da 303 milioni ottenuto per acquistare il club rossonero da Silvio Berlusconi.

Nessuna scelta pianificata, quindi. Anche 777 Partners è un fondo d’investimento al pari di Elliott, lasciando intendere che dietro al Genoa del futuro, eventualmente, non ci sarà un Commisso, un Saputo o un Friedkin.

È qui che risiede la differenza con il resto delle operazioni: l’assenza di una figura o di una famiglia unica legata al club, come del resto era il “Milan di Berlusconi” ed è al momento il “Genoa di Preziosi” o, appunto, la “Roma dei Friedkin”. In ogni caso, sarebbe la prima volta, sottolinea il quotidiano, di un fondo che volontariamente decide di investire nel calcio italiano.

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