Il Barcellona giocherà in un altro stadio per un massimo di un anno quando il club inizieranno i lavori per il Camp Nou. Lo ha spiegato il presidente dei blaugrana Joan Laporta, che, in una intervista alla radio catalana Rac1, ha aggiunto come l’obiettivo sia quello di iniziare i lavori nell’estate 2022.
I lavori dureranno dai tre ai quattro anni, ma la squadra dovrà trovare un’altra casa per un massimo di 12 mesi. “Stiamo valutando diverse possibilità, ma il candidato più probabile è lo stadio Johan Cruyff”, ha detto Laporta.
Al Cruyff attualmente gioca la squadra femminile e ha una capienza di soli 6.000 spettatori. Laporta, tuttavia, ha spiegato che il club vuole aumentarlo a 50.000 posti se la squadra maschile dovrà lì. Il Barcellona seguirebbe così quanto fatto dal Real Madrid, che, a causa dei lavori al Bernabeu, ha giocato per oltre una stagione allo stadio Alfredo Di Stefano, all’interno del centro sportivo blancos di Valdebebas.
Un’altra opzione, ha detto Laporta, sarebbe che la squadra giocasse allo stadio Montjuic, l’impianto ha ospitato la cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive del 1992 ed è stata la casa dell’Espanyol per diversi anni.
“Il nuovo Camp Nou è fondamentale per la vitalità del club e il suo futuro immediato”, ha detto Laporta. “L’impatto che avrà per il Barça è fondamentale per poter competere con i nostri concorrenti che hanno già fatto ciò che era necessario”.
Per finanziare l’operazione, il Barcellona è in trattative con Goldman Sachs, con la banca di investimento che presterebbe al club a corto di liquidità 1,5 miliardi in un piano di finanziamento che deve essere ricevere il voto a favore dai soci del club.