«Alla luce delle informazioni ricevute oggi che vanno contro i valori del club, FC Barcelona comunica con la presente nota la risoluzione del contratto per la creazione e commercializzazione di asset digitali NFT con Ownix con effetto immediato».
Con questa nota il club blaugrana ha annunciato lo stop a un accordo di sponsorizzazione siglato appena due settimane fa. La decisione segue lo scandalo che ha coinvolto il presidente del Beitar Gerusalemme e consulente di Ownix, l’israeliano Moshe Hogeg, il quale è stato accusato di frode milionaria attraverso il business delle criptovalute e di abusi sessuali.
Ownix ha smentito in un comunicato qualsiasi attinenza con questi presunti reati e ha anche rescisso il contratto di consulenza con Hogeg, che secondo quanto spiegato dalla società non è mai stato in possesso di azioni Ownix.
Il Barcellona aveva raggiunto un accordo con la società d’aste di NFT per mettere all’asta propri ed esclusivi contenuti tra i propri tifosi, come immagini e video di diversi momenti storici dei quasi 122 anni di vita del club blaugrana.
«Il mondo digitale si evolve e cresce per adattarsi ai nuovi tempi e il Barcellona vuole essere un punto di riferimento in questo tipo di asset digitali di nuova creazione, come gli NFT, un prodotto che ha suscitato grande interesse tra i collezionisti nell’ambiente digitale», aveva sottolineato la società al momento della firma dell’accordo.