La Federcalcio ha presentato questa mattina in Campidoglio il bilancio integrato 2020, un rapporto che illustra i principali programmi strategici della Federazione e i risultati raggiunti nell’anno passato. L’interruzione ha portato alla disputa di quasi 50.000 partite ufficiali in meno tra il 2018-2019 e il 2019-2020.
Tra il 30 giugno 2019 e il 15 marzo 2021, inoltre, la FIGC ha perso oltre il 23% dei propri calciatori tesserati, ovvero quasi 245.000 giocatori in meno, mentre gli spettatori potenziali nel calcio professionistico andati persi a causa della chiusura degli stadi ammontano nel 2019-2020 e nel 2020-2021 ad oltre 22,1 milioni.
Nelle 2 stagioni considerate, inoltre, il calcio professionistico ha subito un impatto netto dell’emergenza sanitaria stimabile in oltre 1,1 miliardi di euro; a livello indiretto e indotto, l’impatto sul PIL del calcio italiano è diminuito del 18% con un decremento di oltre 27.000 posti di lavoro attivati (da 121.737 a 94.462).
La Figc ha inoltre avviato un importante programma di sostegno economico al sistema, che nel solo 2020 si è concretizzato in un apporto di risorse pari a circa 50 milioni di euro, destinati principalmente al calcio professionistico di base, al settore dilettantistico, giovanile e femminile, nonché al fondo di solidarietà per calciatori, allenatori e preparatori atletici.