Evergrande creditori

Evergrande ha ricevuto una richiesta “per onorare i suoi obblighi sotto garanzia per circa 260 milioni di dollari”, mettendo in guardia che potrebbe non essere in grado di effettuare i rimborsi sollecitati per la crisi di liquidità che colpendo il settore immobiliare cinese.
La dichiarazione, inviata alla Borsa di Hong Kong, ha spinto il governo della provincia del Guangdong, dove ha sede la società, a convocare il presidente Hui Ka Yan. Su richiesta di Evergrande, il Guangdong invierà “un gruppo di lavoro alla società per supervisionare la gestione del rischio, rafforzare i controlli interni e mantenere le normali operazioni”.

Si tratta di “una misura potente per promuovere la gestione del rischio aziendale, supervisionare e rafforzare efficacemente la gestione del controllo interno e mantenere le normali operazioni”, secondo la Banca centrale cinese (Pboc), che, in una nota notturna, sostiene la mossa del Guangdong con cui continuerà a lavorare “per risolvere i rischi, mantenere lo sviluppo stabile e sano del mercato immobiliare e salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi dei titolari di alloggi”. I rischi di Evergrande sono dovuti “a cattiva gestione ed espansione cieca”.

La Banca centrale ha anche osservato, in merito ai bond offshore, che “il mercato obbligazionario estero in dollari è fortemente orientato al mercato, con investitori relativamente maturi e solide capacità di screening, e vi sono chiare normative e procedure legali per la gestione delle questioni correlate”.

I rischi a breve termine delle singole società immobiliari non influiranno sulla normale funzione di finanziamento “a medio e lungo termine”, si legge ancora nella nota, in cui si sottolinea come “di recente, le vendite di immobili nazionali, l’acquisto di terreni, il finanziamento e altri comportamenti siano gradualmente tornati alla normalità”, al punto che alcune società immobiliari cinesi hanno iniziato a riacquistare obbligazioni estere e alcuni investitori hanno anche iniziato ad acquistare obbligazioni in dollari statunitensi di società immobiliari cinesi.

La Cina “ha sempre insistito sulla creazione di un ambiente di mercato equo e sulla promozione costante e ordinata dell’apertura bidirezionale del mercato finanziario cinese” L’obiettivo è di mantenere “la comunicazione con le autorità di regolamentazione competenti nei mercati esteri e di sollecitare le società emittenti di obbligazioni estere e i loro azionisti a rispettare rigorosamente la disciplina e le regole di mercato e a gestire adeguatamente le proprie questioni di debito in conformità con i principi di commercializzazione e Stato di diritto”, nonché di “eseguire attivamente i rimborsi legali”.

Sulla situazione del colosso cinese sono puntati anche gli occhi di Zhang Jindong, che attraverso Suning Holdings Group controlla l’Inter Campione d’Italia in Serie A.

Nel 2017 Zhang, non attraverso la quotata Suning.com ma tramite una controllata di Suning Appliance, aveva anticipato ad Evergrande capitali per 20 miliardi di yuan (circa 2,6 miliardi di euro), sottoscrivendo azioni di classe A di Evergrande Real Estate (nota anche come Hengda Real Estate) destinate alla quotazione in borsa, con la promessa di forti dividendi.

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