Quanto vale il business delle criptovalute per i club di Serie A? A questa domanda ha provato a rispondere Il Sole 24 Ore, che ha stimato oltre 180 milioni – se ci fermiamo alle sponsorizzazioni di maglia siglate nell’ultimo anno –, per poi arrivare a 250 milioni di euro se prendiamo in considerazione anche le altre forme di partnership.
Risorse fresche che aiutano i club in un momento a dir poco delicato – con la pandemia in corso – e contribuiscono a sostituire le partnership vietate con aziende provenienti dal mondo del betting. Tra i club che si sono mossi di più c’è l’Inter, che con Socios.com ha siglato un accordo per la sponsorizzazione della maglia sulla base di 16 milioni per la stagione 2021/22 con bonus che possono portare il totale a 20 milioni, fino alla stagione 2024/25.
Sulle maniche, invece, spicca il logo di DigitalBits, la criptovaluta sviluppata da Zytara Labs, che a sua volta è diventata global digital banking partner del club nerazzurro. L’intera operazione frutterà all’Inter 85 milioni per quattro stagioni (la sola sponsorizzazione di DigitalBits è valutata 5 milioni per questa stagione). DigitalBits è anche sponsor di maglia della Roma: intesa triennale dal valore superiore a 35 milioni.
Restando nella capitale, la Lazio vanta un’intesa con Binance da oltre 30 milioni per la sponsorizzazione triennale della maglia. La Juventus incassa invece 5,5 milioni di euro dallo sponsor di manica Bitget (per la prima stagione), per poi salire a 7 milioni per la seconda, con bonus da 0,75 milioni a stagione in caso di accesso alla finale di Champions League. Sempre sulla manica, il Milan porta il logo di BitMex, per un contratto che dovrebbe aggirarsi tra i 3 e i 5 milioni a stagione.
In chiusura, il Napoli, che a novembre 2021 ha definito un’intesa con Floki, il marchio di meme token, per la sponsorizzazione del retro della maglia da gioco mentre il mese dopo l’Udinese ha annunciato l’ingresso di Kiba Inu tra i propri sponsor.