Pardo nuovo ruolo DAZN – Il telecronista Pierluigi Pardo è stato nominato nuovo coordinatore del calcio di DZN. «Sarò football lead di DAZN. Lavorerò nel team di Ughetta Ercolano al coordinamento editoriale dei contenuti sul calcio. La squadra è giovane, entusiasta, piena di talento», ha raccontato in una lunga intervista pubblicata sulle pagine dell’edizione odierna di Repubblica.
Pardo non si fermerà comunque con le telecronache e ha già studiato alcune novità, con l’idea sullo sfondo di tornare a condurre un talk: «Ci sto pensando. Vorrei contaminare il pallone con altri mondi. Come dice Mourinho, chi sa solo di calcio non sa nulla di calcio». Tra le ipotesi, anche quella di portare gli arbitri in tv: «Siamo stati i primi a introdurre un commentatore tecnico specifico in tempo reale, l’ex fischietto Luca Marelli. Se Rocchi decide di mandare gli arbitri a parlare in tv siamo pronti a ospitarli».
Pardo nuovo ruolo DAZN – Com’è cambiato il mondo del calcio in tv
A proposito delle novità portate prima dal satellite e ora dallo streaming, Pardo è sicuro: «Sono rivoluzioni. Il satellite portò il calcio nelle case. Dazn insegna che il pallone si può seguire ovunque. Stiamo contribuendo alla digitalizzazione del Paese, anche grazie ai giovani che insegnano ai padri». Un mondo che ha cambiato anche il lavoro del telecronista: «Oggi puntiamo su highlights e interviste brevi. E ci esponiamo alla critica continua dei social, che a me non spaventa: non ho mai bloccato nessuno. Ma al centro per fortuna resta il pallone. E siamo fortunati: ci mandano allo stadio gratis per raccontare le partite».
Poi una battuta sui problemi iniziali di DAZN, e sul fatto che non ci sia stato bisogno di chiedere garanzie sulla qualità del servizio: «Non ne ho bisogno, vedo il lavoro che viene fatto ogni giorno. Le iniziali problematiche di aggiustamento sono superate».
E su un programma sugli aspetti finanziari del pallone? Pardo risponde così: «Non farebbe grandi ascolti. Però è vero che oggi i tifosi quando la loro squadra compra un campione sono sì felici ma anche preoccupati per la spesa. Tutti tranne quelli di City e Psg, ovviamente».