«Ci devono dire se è pericolosa o no questa malattia. Se lo è si fa un lockdown e si ferma il calcio sennò si declassa a semplice influenza». Così il tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha commentato il crescere del numero dei positivi al Coronavirus in Serie A. Una situazione che ha portato a non disputare quattro partite nella giornata di oggi.
«Siamo in mano alle decisioni di venti regioni e quello che è un focolaio per uno non lo è per l’altro. Se la decisione arriva dalle ASL è dura fare un protocollo», ha proseguito il tecnico biancoceleste al termine dell’incontro con l’Empoli, che si è concluso sul 3-3 grazie alla rete nei minuti di recupero messa a segno da Milinkovic-Savic.
Attualmente la Lazio non conta nessun caso di positività al Coronavirus all’interno della rosa, ma i rischi sono continui, considerando anche la frequenza dei tamponi a cui sono sottoposti i giocatori. Per le prossime sfide – e fino al termine della stagione – la Serie A ha stilato un protocollo che dispone la discesa in campo con almeno 13 calciatori disponibili.
Inoltre, è stato programmato un incontro tra Lega Serie A, Governo e Regioni per stabilire una regolamentazione uniforme, con criteri precisi, in merito alla disputa delle partite e al prosieguo del massimo campionato di calcio nonostante il perdurare della pandemia.