Juventus Inter settore ospiti
Allianz Stadium di Torino (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

Davanti alla ferma volontà da parte della Lega Serie A di non fermarsi e andare avanti, ma dovendo fare i conti anche con le preoccupazioni del Governo, i club hanno scelto quello che si potrebbe definire il cosiddetto “male minore”: una riduzione della capienza degli stadi per due giornate, nel weekend del 15/16 e in quello del 22/23 gennaio.

Si passa così a un tetto massimo di 5.000 spettatori, con l’idea condivisa di tornare alla “normalità” a partire dal 6 febbraio, quando la Serie A ripartirà dopo la sosta del 29/30 gennaio. Questo è l’obiettivo – almeno sulla carta – perché per il resto bisognerà valutare la situazione sulla base dell’andamento dei contagi.

La riduzione della capienza, inoltre, nelle speranze della società eviterà di ricorrere a misure più drastiche come, ad esempio, una sospensione del torneo. Una situazione di questo tipo avrebbe potuto incidere sul format della Serie A e – di conseguenza – sull’equilibrio economico, l’aspetto più preoccupante per i club.

Nel frattempo, le società devono comunque fare i conti con il tetto dei 5.000 spettatori, a discapito dei tifosi e – scrive Il Messaggero – con l’intenzione di rispettare gli obblighi contrattuali con gli sponsor. Il Milan (ad esempio) ha già sospeso le vendite dei biglietti per i match con Spezia e Juventus (che cadranno nelle giornate con le limitazioni). Nelle prossime ore il club di via Aldo Rossi verificherà numeri e dettagli.

Discorso simile per la Juventus, che ha fatto partire la vendita per il match con l’Udinese, per poi bloccarla immediatamente. Come per le altre società – scrive il quotidiano – anche l’Inter riserverà i 5.000 posti per rispettare gli obblighi contrattuali con sponsor e Corporate hospitality.

Più problematica la situazione per la Roma, con il caos abbonamenti e biglietti da affrontare. Prima i giallorossi scenderanno in campo con la Juventus nel big match odierno, poi si studierà un modo per sistemare la questione nel migliore dei modi possibili.

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