“È encomiabile lo sforzo che si fa per portare in fondo questa annata. Sappiamo che ci sono squadre che hanno più contagiati, ma da lì a fermarsi e chiudere tutto, credo che ci sia una bella differenza. Encomiabile quindi lo sforzo che sta facendo il calcio, ci sono squadre più o meno attrezzate però a me sembra che sia giusto fare questo sforzo generale”. Lo ha detto l’ex ct azzurro campione del mondo Marcello Lippi a “la Politica nel pallone su Gr Parlamento”, storica trasmissione condotta da Emilio Mancuso. “Peraltro non si vede per quale motivo 10mila spettatori in più, distribuiti in modo giusto negli stadi più grandi, non possano seguire il calcio e farlo sentire meno solo in questo momento difficile”, ha aggiunto Lippi.
“Il Mondiale biennale? Io sono per mantenere le cose come stanno. Sono per il mondiale ogni 4 anni come gli Europei. Mi smembra una forzatura della quale non c’è bisogno. Nazionale? Il cammino della Nazionale verso il Qatar lo vedo bene, si è creata una consapevolezza di forza e spirito importantissimo, c’è grande qualità e sono molto fiducioso, sia per il cammino verso il Qatar che in Qatar stesso. Il Portogallo?
Sappiamo che ci può essere ma siamo in grado di superare anche quella”.
“Quando tornerò in panchina? Ho deciso di non lavorare più, voglio godermi la vita finché sto abbastanza bene fisicamente, quindi non allenerò più. Non escluderei invece un mio ritorno a livello dirigenziale. Ci sono stato abbastanza vicino negli ultimi anni, potrebbe capitare. Anche in Nazionale? Non lo escludo”, ha concluso Lippi.