Gosens Inter impatto a bilancio
MUNICH, GERMANY - JUNE 19: Robin Gosens of Germany celebrates after scoring their side's fourth goal during the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between Portugal and Germany at Football Arena Munich on June 19, 2021 in Munich, Germany. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

Inter e Robin Gosens, matrimonio a un passo. Il club nerazzurro si appresta a chiudere un’operazione di mercato di altissimo livello, che potrà dare i suoi frutti se non per la stagione in corso (il calciatore è attualmente infortunato e dovrebbe rientrare a fine febbraio, ma non ci sono ancora certezze), sicuramente per gli anni a venire.

Dopo quattro stagioni e mezza si chiude così l’avventura del laterale sinistro all’Atalanta. Un’esperienza che ha consentito a Gosens di conquistare la maglia della Nazionale – per lui 13 presenze e 2 reti da settembre 2020 – e che lo ha visto affermarsi, soprattutto nelle ultime due stagioni, come uno dei migliori esterni in circolazione, grazie anche alla capacità di andare in rete con semplicità (24 gol in 95 match dal 2019/20 a oggi).

Ora una nuova vita in nerazzurro, ma questa volta a Milano, dove il calciatore dovrebbe prendere il posto di Perisic, che – a meno di sorprese – sembra intenzionato a lasciare l’Inter al termine della stagione in corso. Ma quanto investirà il club nerazzurro per portare Gosens alla corte di Inzaghi? E come impatterà questa operazione sui conti della società?

Gosens Inter impatto a bilancio – Le ipotesi sul riscatto

Partiamo dalla formula del trasferimento. Secondo quanto riportato da Sky Sport, Gosens si trasferirà all’Inter in prestito per 18 mesi, con obbligo di riscatto condizionato al verificarsi di determinate condizioni. L’Inter dovrebbe versare 3 milioni di euro per il prestito e ulteriori 22 milioni per il riscatto, che potrebbero salire fino a 25 milioni con eventuali bonus. Per il laterale un contratto fino al 2026, con stipendio da 2,5 milioni netti a stagione (che possono salire fino a 3,2 milioni con i bonus).

Il modo in cui il costo del calciatore sarà iscritto a bilancio dipenderà dalle tempistiche e dalle condizioni necessarie a fare scattare l’obbligo di riscatto, un po’ come nel caso dell’affare Correa. Se le condizioni fossero semplici da raggiungere o addirittura certe (ad esempio alla prima partita dell’Inter nella stagione 2022/23), il club nerazzurro potrebbe iscrivere Gosens a bilancio già dall’esercizio in corso comprendendo anche il costo del prestito: in questo caso, l’Inter avrà maggiori costi per circa 5 milioni di euro per i restanti sei mesi del 2021/22 (ingaggio lordo pari a 2,31 milioni e ammortamento pari a 2,7 milioni), con un costo annuo a partire dal 2022/23 pari a 10,1 milioni (di cui 4,6 milioni per l’ingaggio lordo e 5,55 milioni di ammortamento).

Gosens Inter impatto a bilancio – Gli effetti del prestito

Diverso il caso, invece, di condizioni non facili per far scattare l’obbligo. In quella situazione, l’Inter si troverebbe a dover iscrivere a bilancio il calciatore soltanto nel momento in cui scatterà effettivamente l’obbligo. E in questo caso le ipotesi sono diverse: se ad esempio scattasse all’inizio della prossima stagione, l’Inter iscriverà a bilancio per questo esercizio un costo prestito di 3 milioni e sei mesi di ingaggio lordo, pari a 2,31 milioni: in totale un impatto di 5,31 milioni sul bilancio che si chiude al 30 giugno 2022.

Nel caso di riscatto dopo l’1 luglio 2022, la cifra a bilancio nell’esercizio 2022/23 sarebbe così pari a 5,5 milioni di quota ammortamento (senza considerare gli eventuali bonus) sommati a 4,63 milioni di ingaggio lordo (anche in questo caso considerando la quota fissa dello stipendio), per un totale di 10,13 milioni di euro. Va sottolineato che – se confermato – il costo del prestito potrebbe anche essere spalmato sui 18 mesi e pesare dunque per una quota inferiore nella stagione in corso.

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