«Confermo che Iliad ha fatto un’offerta per l’acquisizione del 100%». E’ arrivata nella giornata di ieri, da parte del CEO Thomas Reynaud, l’ufficialità di una proposta di acquisizione da parte di Iliad per Vodafone Italia. Entrata nel mercato italiano nel 2018 come “rimedio” richiesto dalla Ue per la fusione di Wind e 3 Italia, Iliad conta oggi 8,5 milioni di utenti in Italia e previsioni di fatturato per «un miliardo a fine 2022», stando all’AD di Iliad Italia, Benedetto Levi.
Così – scrive Il Sole 24 Ore – il gruppo francese ha deciso di mettere gli occhi su Vodafone, alle prese con un momento particolare, con l’entrata nel capitale del fondo attivista Cevian Capital che non ha fatto mistero di voler accelerare un riassetto. In questo quadro va registrato che una partecipazione è stata acquisita anche da un secondo fondo attivista: Coast Capital Management.
Il CEO di Vodafone Nick Read già a novembre aveva aperto a operazioni di M&A, parlando dell’intenzione del gruppo di intervenire e concludere accordi con «velocità e determinazione», con focus su Regno Unito, Spagna, Italia e Portogallo. Spagna e Italia sono in questo quadro mercati sotto pressione. E a monte c’è un indebitamento di gruppo, attorno ai 44 miliardi, che rimane un nodo.
L’Italia – d’altra parte – rappresenta comunque il terzo mercato mondiale per Vodafone, con il 12% dei ricavi da servizi (nel 2020/21 pari a 4,45 miliardi) dopo Germania (31%), Regno Unito (13%) e davanti Vodacom (11%) e alla Spagna (10%). Per il momento il gruppo ha opposto un “no comment” a indiscrezioni e notizie. Quel che nascerebbe in Italia sarebbe una compagnia con una marketshare del 36% e ricavi vicini ai 6 miliardi.
Secondo gli analisti si tratterebbe di un’operazione tra gli 11 e i 13 miliardi di euro. C’è chi, come Banca Akros e Intermonte non arriva a una valutazione di 10 miliardi, considerando anche il benchmark dei 10,8 miliardi messi sul piatto da Kkr per TIM.
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