Rooney infortuni Chelsea
(Foto: Mark Thompson/Getty Images)

Wayne Rooney è finito nell’occhio del ciclone. L’ex calciatore ha confessato che nella partita del 2006 contro il Chelsea mise agli scarpini «lunghi tacchetti metallici» perchè voleva cercare di far infortunare qualche avversario dei Blues, all’epoca lanciati verso la conquista della Premier League.

La Football Association (la Federcalcio inglese) ha chiesto chiarimenti all’allora attaccante del Manchester United, oggi allenatore del Derby County, sull’intervista rilasciata a Sky Sports. A rendere più gravi le parole del 36enne ex bomber inglese c’è il fatto che un suo tackle costrinse il difensore del Chelsea John Terry a lasciare il campo anzitempo e a festeggiare il titolo in stampelle dopo la vittoria per 3-0.

«Sapevamo che se avesse vinto il Chelsea, avrebbero vinto il campionato, così ho sostituito i tacchetti di plastica con punta in metallo che ho sempre indossato, con lunghi tacchetti metallici che erano ammessi ma che sapevo che nei contrasti mi avrebbero permesso di andare giù duro e l’ho fatto», ha raccontato Rooney. «John Terry lasciò lo stadio in stampelle, gli ho lasciato un buco nel piede e qualche settimana dopo gli ho parlato chiedendogli di riavere il mio tacchetto…».

Ora Rooney rischia: nel 2002 Roy Keane, ex centrocampista del Manchester United, fu squalificato per cinque partite dopo aver ammesso nell’autobiografia di aver causato volutamente l’infortunio del centrocampista del Manchester City Inge Haaland in un derby del 2001.

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