Gli accordi siglati dalla UEFA con l’agenzia svizzera TEAM Marketing e con Relevent Sports (quest’ultimo per il mercato statunitense) per la gestione dei diritti commerciali della nuova Champions League porteranno ricavi per 15 miliardi di euro nel triennio 2024-2027 e potranno essere considerati “una nuova alba” per il calcio europeo e uno strumento in grado di scrivere definitivamente la parola “fine” sul progetto Superlega.
Lo scrive l’autorevole quotidiano inglese The Times, citando una lettera di Nasser al-Khelaifi (presidente del Paris Saint-Germain e presidente della European Club Association), nella quale il dirigente spiega che l’accordo da 5 miliardi di euro a stagione segnerà anche il passaggio di un potere maggiore nelle mani dei club.
Come ormai noto, in base al nuovo accordo, TEAM Marketing venderà i diritti TV e commerciali per le competizioni per club della UEFA, inclusa una Champions League che sarà rivoluzionata sulla base del cosiddetto modello svizzero (girone unico a 36 squadre con 10 partite garantite per ogni club), e Relevent Sports Group si occuperà degli stessi diritti per gli USA.
L’accordo «rappresenta un cambiamento nel ruolo che i club ora svolgono – grazie all’ECA e in collaborazione con la UEFA – nelle decisioni che plasmano il calcio europeo. Rappresenta anche una nuova alba di stabilità finanziaria e opportunità per i club di calcio europei poiché il modo in cui le nostre competizioni per club vengono commercializzate sarà trasformato», si legge nel testo della missiva.
I ricavi dalle competizioni per club sono quindi destinati a crescere, ma l’intesa dovrebbe anche aiutare la UEFA a respingere future “fughe” come quelle che hanno portato allo strappo Superlega. «Inoltre – si legge ancora nella lettera di Al-Khelaifi –, ci sono ulteriori flussi di entrate non sfruttati che stiamo esplorando attivamente».
Sebbene la lettera di Al-Khelaifi sottolinei che l’accordo è una partnership con la UEFA, è significativo che l’organo di governo del calcio europeo non stia più lavorando in solitaria: «Grazie al fatto che i club sono partner alla pari con la UEFA in questo processo, massimizzeremo il nostro valore collettivo e ridurremo i nostri costi. Abbiamo fatto molta strada per garantire stabilità finanziaria e sostenibilità, introducendo nuove idee, influenze, culture e innovazioni. ECA e UEFA insieme hanno ottenuto più di quanto avremmo mai ottenuto separatamente e di conseguenza l’intero calcio europeo è più forte».