Nella serata di lunedì 21 febbraio la Juventus ha comunicato la notifica di conclusione delle indagini da parte della Procura FIGC «in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze, in seguito alla segnalazione della Co.Vi.So.C., per l’ipotizzata violazione dell’art. 31, comma 1, e degli art. 6 e 4 del Codice di Giustizia Sportiva».
Tuttavia, secondo quanto segnalato dall’edizione odierna de La Repubblica, delle 62 operazioni di mercato che sono state “segnalate” dalla Covisoc alla Procura – e che riguardano diverse società, anche di Serie A – non tutte sono finite nell’indagine portata avanti dalla Federcalcio.
In particolare, sono state escluse alcune delle 42 operazioni che hanno coinvolto la Juventus, tra cui lo scambio Pjanic-Arthur con il Barcellona e l’affare Cancelo-Danilo con il Manchester City. In ogni caso, i bianconeri sono protagonisti in circa due terzi dei trasferimenti “attenzionati”, dal mercato dal gennaio 2019 al gennaio 2021.
Discorso che vale, però, anche per squadre come il Napoli, per la supervalutazione dei ragazzi del settore giovanile inseriti nell’affare Osimhen, il Genoa (Rovella, Portanova e Petrelli con la Juve), la Sampdoria, l’Empoli, il Parma, il Pescara, il Pisa, la Pro Vercelli, il ChievoVerona e il Novara, questi ultimi due club non più affiliati.
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