L’Inter è tornata ad accendere la luce sul tema del Fair Play Finanziario. Comunicando i risultati raggiunti nel semestre da Inter Media and Communication (la società in cui confluiscono i ricavi media e sponsor della società nerazzurra), il club ha notificato l’apertura di un procedimento da parte della UEFA per il mancato rispetto dei requisiti di pareggio. Una situazione – ha appreso Calcio e Finanza – che non preoccupa tuttavia la società, dato che da parte della UEFA si è trattato di un procedimento standard e l’intento dell’organismo non è sanzionatorio.
Nella sua edizione odierna, La Gazzetta dello Sport sottolinea che sarebbero 30 i club non sono riusciti a rispettare i parametri di Nyon. Tra questi – oltre all’Inter – ci sono anche il Milan e la Roma, che hanno già ricevuto una comunicazione scritta in tal senso. Ed è probabile che a breve si accoderà anche la Juventus. Tuttavia, secondo quanto trapela, per la società rossonera non sarebbero stati rilevati scostamenti, ma si tratterebbe solamente di una procedura di prassi.
Va ricordato che nel 2020 la UEFA ha già adattato i parametri di monitoraggio: in pratica il triennio per rispettare il disavanzo di 30 milioni complessivi è diventato un quadriennio, accorpando il 2020 e il 2021, dando dunque ai club la possibilità di spalmare le perdite. Una mossa che evidentemente non è bastata ad alleviare in toto le sofferenze dei club a livello finanziario.
I club italiani – in ogni caso – non si aspettano sanzioni da queste verifiche, ma un percorso di accompagnamento a quel periodo transitorio che porterà alle nuove regole del Fair Play Finanziario, che saranno svelate in estate ed entreranno definitivamente in vigore a partire dalla stagione 2024/25.
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