DAZN presenta “Gli 11 del Real” e “Gli 11 del Barça”, due nuovi contenuti esclusivi – disponibili da oggi in piattaforma – che raccontano l’emozione de El Clasico, la partita più bella e attesa della stagione, attraverso le parole di un ospite d’onore: Antonio Cassano.
Un appuntamento, quello tra Real Madrid e Barcellona che si terrà il prossimo 20 marzo, che ha ancora più valore rispetto all’andata: con uno sguardo diretto su entrambe le squadre, Cassano racconta a Pierluigi Pardo le due squadre che in estate sembravano perdute dai tanti addii, mentre oggi sembrano essere rinate.
CASSANO E L’11 DEL REAL: “MODRIC E BENZEMA TRA I PIÙ FORTI DI SEMPRE”
Da Courtois a Carvajal, si parte dalla difesa. «Alaba è tra i tre centrali, lui che nasce mezzala, difensivi di tutto il mondo. Con Van Dijk e Koulibaly. Militao? Gioca con coraggio, sul lungo, ma qualche volta l’errore ce l’ha in canna: poi al Real Madrid, e io lo so, c’è tanta pressione…».
Si passa al centrocampo: «Casemiro mi ricorda Makelelé. Normale che Florentino fosse innamorato di Zidane, Figo, Ronaldo. Poi Zizou l’ha messo dentro e ha vinto tre Champions. Su Modric è chiaro: Un genio: è tra i primi 4 centrocampisti della storia del calcio».
«Asensio mi piace», racconta ancora Cassano. Ma il focus è ovviamente su Vinicius e Benzema: «Il brasiliano mi ricorda molto Robinho: parte 1 contro 1, ti dribbla sempre. Arriva agli ultimi metri e… gol? Pochi!. Benzema è come Ronaldo il fenomeno, Van Basten, Ibrahimovic e Lewandowski i cinque numeri 9 più tecnici».
CASSANO E L’11 DEL BARCELLONA: “PEDRI FARÀ LA STORIA DEL CALCIO”
Se Ter Stegen è «l’evoluzione di Neuer e il miglior portiere del mondo», il passaggio è subito su Dani Alves: «Con Cafu, il migliore nel ruolo». Piqué? Lo convince più Araujo: «Ha coraggio, va sul lungo!». E Jordi Alba scatena i ricordi dell’Europeo 2012: «Fortissimo, fa 70-80 volte la fascia».
Il trio di centrocampo Busquets-Xavi-Iniesta «non ha mai avuto competitor, era il più forte della storia del calcio». Da De Jong, invece, «c’è da aspettarsi qualcosa in più. Si parla tanto di mercato: non lo so, ma mi aspetto qualcosa in più». Infine, su Pedri: «Quando lo vedi giocare, pensi: quanti anni ha? Sa giocare e far giocare. E’ decisivo ovunque». E poi c’è Gavi: «2004! Complimenti al Barcellona!».
Dembelé, invece, non fa la differenza: «Faccio sempre l’esempio con Martial e Leao: tanto fumo, ma arrivi a un certo punto manca il concreto». Su Aubameyang: «Buonissimo goleador, serve un Higuain o un Benzema. Che sappia giocare a calcio».