La UEFA ha annunciato di star lavorando per non escludere il Chelsea dalla Champions League, impegnandosi tuttavia ad attuare le sanzioni dell’Unione Europea se dovessero colpire anche il club. Per questo, non ci dovrebbero essere più dubbi sul corretto svolgimento della sfida di Champions tra Chelsea e Lille, ritorno degli ottavi di finale, nonostante le sanzioni inflitte dall’UE a Roman Abramovich.
Il Chelsea è stato nominato come una delle quattro “entità associate” ad Abramovich nella sentenza dell’UE, ma a differenza della licenza speciale concessa ai Blues per partecipare in Premier League, in campo europeo non è arrivata ancora nessuna sanzione. La sfida con il Lille, quindi, non è in dubbio, come spiegato dal Times. Meno chiaro è il prosieguo del cammino europeo del Chelsea in caso di passaggio al prossimo turno, molto probabile in virtù del 2-0 del match di andata, con gli uffici legali dell’Uefa in contatto con quelli dell’Unione Europea per capire i margini della vicenda relativa alle sanzioni.
In un comunicato della UEFA si legge: «La UEFA è pienamente impegnata ad applicare sempre le sanzioni UE e internazionali pertinenti. La nostra comprensione è che il caso in esame è valutato nel contesto della licenza rilasciata nel Regno Unito che consente al Chelsea FC di continuare l’attività calcistica minima, fornendo al contempo la garanzia che nessun guadagno finanziario risulterà per il sig. Abramovich. Lavoreremo con l’UE e gli Stati membri interessati per garantire la massima chiarezza e rimanere al passo con tutte le misure pertinenti e applicabili in linea con gli ultimi sviluppi. La Uefa continuerà a lavorare a stretto contatto e supportare i giocatori, lo staff e i tifosi del Chelsea in questi tempi difficili per consentire loro di rappresentare i propri colori in campo».
La sentenza dell’Ue, invece, afferma: «Roman Abramovich è un oligarca russo che ha legami lunghi e stretti con Vladimir Putin. Ha avuto un accesso privilegiato al presidente e ha mantenuto ottimi rapporti con lui. Questa connessione con il leader russo lo ha aiutato a mantenere la sua considerevole ricchezza. Ha beneficiato dei decisori russi responsabili dell’annessione della Crimea o della destabilizzazione dell’Ucraina. È anche uno dei principali uomini d’affari russi coinvolti nei settori economici, fornendo una sostanziale fonte di entrate al governo della Federazione Russa, responsabile dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina».
La partita di stasera è la prima del Chelsea fuori dall’Inghilterra dall’invasione russa dell’Ucraina. Circa 2.500 tifosi, che hanno acquistato i posti prima che fosse imposto il divieto di vendita dei biglietti come parte del pacchetto di sanzioni contro il club, sono attesi a Lille, città in cui la scorsa settimana i rifugiati ucraini che chiedono asilo in Gran Bretagna sono stati invitati a riunirsi per presentare domanda per i visti.