Il Bitcoin, la criptovaluta più famosa al mondo, ha una storia piuttosto lunga, nonostante l’argomento abbia conosciuto larga diffusione soltanto negli ultimi due o tre anni. La sua popolarità segue un tendenza di crescita che difficilmente si arresterà da qui a breve. La dimostrazione che l’interesse nei confronti di questa criptovaluta è destinato ad aumentare deriva anche da una serie di novità che riguardano il suo utilizzo, al pari di qualsiasi altra valuta tradizionale, all’interno di contesti originariamente impensabili. Nei prossimi paragrafi passeremo in rassegna alcuni ambiti in cui la possibilità di utilizzare i Bitcoin come forma di pagamento è già realtà: si va dalle piccole attività fino alle scommesse, per concludere con le ultime eclatanti dichiarazioni che arrivano questi giorni dalla Russia.
Le attività commerciali di quartiere e i Bitcoin
Se pensiamo che i Bitcoin sono frutto di un pensiero tecnologico più avanzato, ha dell’incredibile il fatto che tra i primi utilizzatori al di fuori dell’online siano stati registrati all’interno delle piccole attività commerciali di quartiere. In verità, guardando le cose dal giusto punto di vista, la cosa appare del tutto normale. In effetti i Bitcoin hanno ottenuto fin da subito l’interesse della gente comune, mentre le Istituzioni si sono mostrate sempre diffidenti, un atteggiamento che persiste ancora oggi. Le persone senza pregiudizi, invece, hanno potuto constatare i pregi derivanti dall’utilizzo di questa moneta virtuale, fino a introdurla come mezzo di pagamento all’interno dei propri negozi oppure per i servizi offerti alla clientela.
La moneta preferita sul web
Se l’utilizzo nelle attività commerciali ha rappresentato una prima rivoluzione, l’habitat naturale dei Bitcoin è stato fin da subito il web secondo Bitcoin 360 ai. Benché la nascita del Bitcoin non abbia nulla a che vedere con la rete dove navighiamo tutti i giorni, è pur vero che le transazioni di Bitcoin avvengono per mezzo di connessioni tra soggetti. Questo ha fatto sì che le prime transazioni a scopo commerciarle, per l’acquisto di beni e servizi, siano avvenuti all’interno del web. Anzi, l’utilizzo nel dark web, ad esempio, per il pagamento di acquisti illeciti, ha contribuito a generare quella diffidenza che ancora oggi aleggia sui Bitcoin. In realtà le situazioni limite sono una minima percentuale e poi questo non toglie che anche le monete tradizionali siano utilizzate per compensare scambi illeciti.
Giocare online con i Bitcoin
Tra le categorie della rete vi è un settore che rappresenta un’interessante novità per l’utilizzo dei Bitcoin: le piattaforme di scommesse online. Pur essendo una realtà che il web conosce da molti anni, il mondo delle scommesse online si è avvicinato ai Bitcoin soltanto di recente. L’integrazione di questa forma di pagamento per le piattaforme di gioco online, consente di ricaricare il proprio conto oppure di pagare le puntate direttamente con il proprio wallet di Bitcoin. Ecco, allora, che per scommettere su mystake, una delle piattaforme che ha innovato in questo senso, l’utente può utilizzare innumerevoli metodi di pagamento e se lo desidera può optare per i Bitcoin. Si tratta di un servizio aggiuntivo che da un lato offre al giocatore un’opportunità diversa di vivere la propria esperienza di gioco e dall’altro conferma l’attenzione crescente nei confronti di questa moneta virtuale e delle criptovalute in genere.
Bitcoin e Istituzioni
Rispetto a quest’ultimo discorso, ovvero l’interesse verso le criptovalute, ci sono due considerazioni ancora necessarie. Innanzitutto va ribadito che tra gli attori che ancora sono fuori dalle dinamiche delle criptovalute vi sono le grandi istituzioni statali quali i governi e le banche. La diffidenza di questi due attori è dovuta, secondo gli analisti, a una vera e propria forma di paura rispetto a una perdita di controllo sulle transazioni economiche. Ciò, allora, ha indotto i governi a un atteggiamento di chiusura e rifiuto piuttosto che di comprensione e accoglienza. Ecco perchè desta interesse la recente apertura della Russia che ha dichiarato la propria volontà di accettare i Bitcoin per il pagamento delle forniture di gas.