“Mille giorni di progetto San Siro? Mi aspettavo fossimo più celeri soprattutto a Milano, che è una città del fare. Speravo che sul progetto stadio ci fosse una unità di intento per accelerare il progetto. Cosi non è stato. Il nostro Paese lo conosciamo, sappiamo quanto siamo bravi a perdere occasioni perché la burocrazia ci ferma”. Lo ha detto il presidente del Milan Paolo Scaroni, intervenuto a “Tutti Convocati” su Radio 24.
“Inter e Milan hanno la stessa visione perché hanno le stesse ambizioni, vogliono un ruolo di primo piano in Europa. E lo stadio è un ingrediente fondamentale, lo pensano i club ma anche i tifosi. Che Milano non si doti di uno stadio al livello dei concorrenti di tutta Europa è incredibile. Capisco i nostalgici ma Milano deve essere all’avanguardia, non alla retroguardia”, ha proseguito.
“Quello che è mancato per dare accelerazione al progetto è che è rimasto progetto di Inter e Milan, non lo mai visto diventare progetto del Comune, della politica milanese. Ma il progetto è per Milano, non solo per noi. Il motivo per cui ora guardiamo al di fuori di Milano è che andremo a sposare il progetto che abbia i tempi di realizzazione più brevi. Adesso abbiamo urgenza. Se in un altro comune i tempi si ristringono, ci piacerà di più di San Siro per cui serviranno 5 anni”, ha proseguito.
“San Siro è iconico perché ci giocano Inter e Milan, non lo è di per sé: se è riconoscibile nel mondo è merito dei risultati dei club. Se andassimo da un’altra parte per fare il nuovo impianto, con i risultati diventerebbe altrettanto iconico. Dibattito pubblico? Mi sono informato sul dibattito pubblico. I tempi si possono accorciare per il dibattito pubblico e spero possa succedere anche a Milano. Noi procederemo a dare tutti gli elementi che il Comune chiede, ma deve succedere in tempi brevi. I club con cui Inter e Milan si incontrano in Europa hanno ricavi da stadio tripli. Se non interventiamo sulle infrastrutture è inutile sperare di competere con chi ha entrate molto più alte delle nostre”.