I top club della Premier League vogliono che le rigide regole del calcio adottate a seguito di Brexit siano allentate per evitare che l’ingaggio dei migliori talenti calcistici di altri Paesi sia troppo oneroso. L’introduzione di un limite che consenta ai club di ingaggiare due o tre talenti dai 16 anni di età è un compromesso suggerito come alternativa alle attuali restrizioni in vigore che impediscono l’ingaggio di prospetti stranieri fino all’età di 18 anni.
La modifica dei regolamenti per gli acquisti dall’estero è stata ufficializzata all’inizio dello scorso anno in seguito all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. In base alle regole FIFA, ai club inglesi è stato quindi vietato l’ingaggio di minori di 18 anni, mentre tra Paesi dell’Ue è riconosciuta la possibilità di tesseramento fin dai 16 anni.
A meno di 18 mesi dall’entrata in vigore delle nuove linee guida, che hanno costretto i club ad adattare il loro approccio allo scouting a livello giovanile, alcuni dei top club della Premier League si sono uniti nel tentativo di vedere se possono avviare un cambiamento che dia loro un più ampio margine di manovra nel mercato.
C’è disappunto tra le migliori società – scrive il Daily Mail – per il fatto che i migliori talenti rischiano di essere “soffiati” dalle rivali del continente. Non essendo più in grado di ingaggiarli a 16 anni, i club temono per le ingenti somme che potrebbero essere costretti a versare per gli stessi giocatori a 18 anni, perdendo così un vantaggio in termini economici.
In alcuni casi le valutazioni potrebbero far sì che quei giocatori diventino finanziariamente fuori portata prima che i club inglesi possano ingaggiarli. Alcuni esempi riguardano il trequartista belga Rayane Bounida, che si è poi unito all’Ajax dall’Anderlecht, o l’impossibilità da parte del Manchester United di tesserare il giovane centrocampista polacco Karol Borys.
I club sperano che la prospettiva che i migliori talenti vadano altrove, influendo nel lungo termine sulla qualità della Premier League, possa aiutarli a ottenere il sostegno dei massimi dirigenti nel loro tentativo di ottenere delle modifiche alle restrizioni FIFA sul tesseramento dei giocatori più giovani.
Quando le regole sui trasferimenti sono state modificate dopo Brexit, le autorità del calcio inglese si sono impegnate a rivedere l’impatto dei nuovi regolamenti. Tale valutazione da parte della Federcalcio inglese, la Premier League e la EFL è proseguita anche se non è stato ancora stabilito un quadro reale delle implicazioni dovute agli effetti della pandemia di Covid-19 sulle finanze del club e, successivamente, sul mercato dei trasferimenti.
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