Si fa più chiara la compagine capitanata dall’americano Stephen Pagliuca, co-owner dei Boston Celtics e co-chairman del club nerazzurro dallo scorso febbraio, quando Pagliuca, tramite Bain Capital, il fondo da lui guidato, ha acquistato il pacchetto maggioritario (55%) della società La Dea srl che controlla l’86% delle azioni atalantine.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, Pagliuca sarebbe il vertice di una cordata formata da 24 investitori Usa. Nell’operazione, oltre al co-owner dei Boston Celtics, sono entrati con quote societarie David Benjamin Gross-Loh e Luca Bassi, manager vicini allo stesso Pagliuca e al fondo Bain Capital.
I tre investitori sono il nocciolo duro, a cui si sono uniti 6 uomini d’affari vicini allo stesso Pagliuca: i due gestori del fondo Arctos Sports (Ian Charles e David O’ Connor) e 4 ex-partner di Bain. Poi ci sarebbero una quindicina di altri soci e dipendenti di Bain Capital, che parteciperebbero con una decina di milioni.
Per quanto riguarda Arctos Sports Partners, società di private equity con sede a Dallas che investe in primis in quote di minoranza all’interno di società sportive, è di ieri la notizia che il fondo di private equity ha acquistato una partecipazione di minoranza nell’Atalanta per 36 milioni di dollari.
Con questa operazione la famiglia Percassi avrebbe incassato circa 275 milioni, cifra che ora potrebbe essere destinata ad altre partecipazioni. In particolare i riflettori vanno sul leader della cosmetica Kiko, dove i Percassi potrebbero ricomprare la minoranza del private equity Peninsula.