Perché si chiama Blockhaus
I ciclisti al Giro d'Italia 2022 (Photo by LUCA BETTINI/AFP via Getty Images)

Perché si chiama Blockhaus – Il Giro d’Italia 2022 all’esame Blockhaus. Oggi è in fatti in programma la nona tappa Isernia-Blockhaus di 191 km, con l’arriva sulla vetta abruzzese: un test soprattutto per i big in chiave vittoria nella classifica generale, dopo le prime schermaglie nel corso della prima settimana di corsa.

Protagonista sarà così la scalata al Blockhaus, un nome che suggerisce scenari alpini germanici, ma che in realtà si trova quasi perfettamente al centro dell’Italia, nel massiccio della Maiella, in Abruzzo. Il Blockhaus esordisce al Giro d’Italia il 31 maggio 1967, e quel giorno lassù fu scritta un’altra pagina molto nota, una delle più importanti nella storia del ciclismo: il vero protagonista era un ragazzo delle Fiandre di nemmeno 22 anni, alla sua prima partecipazione al Giro d’Italia ma con già due Milano-Sanremo nel proprio palmares. Al via della tappa la Caserta-Blockhaus, i favoriti erano la Maglia Rosa José Perez, assieme ad Anquetil, Motta, Gimondi, Adorni, Zilioli e infine l’idolo locale, il camoscio d’abruzzo, Vito Taccone.

Perché si chiama Blockhaus, la prima scalata al Giro

Dopo la prima azione proprio di Taccone, che venne ripreso a circa 13km dal traguardo, ai -2 km partirono in due, Schiavon e Zilioli, e quando già sembrava fossero loro a giocarsi la vittoria, tra lo stupore generale uscì dal gruppo l’uomo meno atteso, quel ragazzo belga di neanche 22 anni, che riprese gli attaccanti, scattò intorno all’ultimo chilometro e non venne più raggiunto, vincendo con 10” su Zilioli e sulla Maglia Rosa Perez. Qualcuno commentò dicendo: “Sul Blockhaus ha vinto un velocista”. In realtà, in pochi potevano immaginare di aver vissuto la prima vittoria in un grande Giro di quello che poi sarà chiamato il Cannibale, ovverosia Eddy Merckx.

Perché si chiama Blockhaus, la storia del nome

Ma perché si chiama Blockhaus? Da dove nasce questo nome tedesco per una montagna abruzzese? Secondo la storia, pare che il termine “Blockhaus”  – in tedesco letteralmente “casa di sassi” – sia debba a un comandante militare di origine austriaca che si trovava con un plotone di bersaglieri sulla cima della montagna, dove era costruito un fortino di pietra, con il compito di contrastare il brigantaggio nei primi anni dopo l’unità d’Italia. Non a caso nelle vicinanze è tuttora visibile la “Tavola dei Briganti” un ampio lastricato di rocce dove pastori e briganti lasciarono incisi i loro nomi e i loro pensieri. La più nota di queste scritte è datata 1867 e recita: “nel 1820 nacque Vittorio Emanuele II re d’Italia. Prima il ’60 era il regno dei fiori ora è il regno della miseria“.

Perché si chiama Blockhaus, i vincitori al Giro

  • 1967: Tappa 12, Caserta – Blockhaus Della Majella: Eddy Merckx
  • 1968: Tappa 21, Rocca Di Cambio – Blockhaus Della Majella: Franco Bitossi
  • 1972: Tappa 4,1, Francavilla Al Mare – Blockhaus Della Majella: Jose Manuel Fuente
  • 1984: Tappa 5, Numana – Blockhaus Della Majella: Moreno Argentin
  • 2009: Tappa 17, Chieti – Blockhaus Della Majella: Franco Pellizotti
  • 2017 Tappa 9, Montenero Di Bisaccia – Blockhaus Della Majella: Nairo Quintana

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