Inter prezzi abbonamenti
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

L’Inter svaluta ulteriori 23,4 milioni di crediti che erano legati agli accordi di sponsorizzazioni con le società asiatiche. È quanto emerge dai documenti legati ai primi nove mesi dell’esercizio 2021/22 di Inter Media and Communication, la società in cui confluiscono i ricavi media e sponsor della società nerazzurra.

Nel bilancio al 30 giugno 2021, l’Inter aveva già svalutato crediti per circa 40 milioni legati “rischio di inesigibilità di posizioni creditorie specifiche”. Sia la società cinese iMedia che Beijing Yixinshijie Culture Development, infatti, hanno inviato una lettera all’Inter per spiegare che avrebbero potuto “onorare solo parzialmente il proprio debito”: per questo, l’Inter nello scorso esercizio ha svalutato crediti per 31,5 milioni nei confronti della prima e 7,8 nei confronti della seconda.

Nei nove mesi al 31 marzo 2022, l’Inter ha svalutato ulteriori 23,4 milioni: “Le svalutazioni di crediti commerciali per i nove mesi chiusi al 31 marzo 2022 ammontano a 23,6 milioni di euro di cui la componente principale (23,4 milioni di euro) è relativa ad un accantonamento a fondo svalutazione crediti effettuato a copertura integrale del credito netto residuo al 31 marzo 2022 dalla nostra ex agenzia di marketing asiatica”, spiega la società nerazzurra nei documenti.

Inoltre, il club poi aggiunge: “I crediti verso Agenzie Internazionali/Regionali passano da 24,4 milioni di euro al 30 giugno 2021 a zero al 30 giugno 2022 per:

  • incasso di 1,0 milioni di euro a settembre 2021 relativo alla rata pagata prima di concordare un piano di rientro a lungo termine (due rate annuali di valore crescente fino all’anno fiscale terminato il 30 giugno 2027) con la nostra ex agenzia di marketing asiatica;
  • accantonamento al fondo svalutazione crediti per 23,4 milioni di euro a copertura integrale del credito netto residuo al 31 marzo 2022 verso l’agenzia (valore nominale di 29,9 milioni di euro meno sconto di 6,5 milioni di euro maturato al 30 giugno 2021) dopo che il pagamento 1 milione di euro dovuto il 30 marzo 2022, rappresentativa della prima rata del rimborso pattuito, non è stata percepita (importo ancora interamente non corrisposto alla data della presente relazione)”.

“Nonostante la decisione di accantonare tale cifra (spinta dall’attuale incertezza rispetto al contesto di mercato dell’agenzia, ancora fortemente influenzato dagli impatti della pandemia di Covid-19), siamo in contatto regolare con la nostra ex agenzia al fine di incassare la rata scaduta del piano di rimborso concordato”, conclude l’Inter.

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