Nella giornata di ieri l’Inter ha fatto sapere – tramite i documenti legati ai primi nove mesi dell’esercizio 2021/22 di Inter Media and Communication – di aspettarsi la stipula di un nuovo settlement agreement con la UEFA per quanto riguarda il Fair Play Finanziario.
Il settlement agreement altro non è che una sorta di “patteggiamento” tra il singolo club e la UEFA in caso di superamento degli obblighi economici fissati dal FPF, in un accordo che prevede per la società una serie di paletti da rispettare sia in termini economici che in termini sportivi (ad esempio, la riduzione del numero dei giocatori utilizzabili nelle competizioni europee). Resta ora da valutare se e quanto il nuovo regolamento del FPF cambierà anche le potenziali sanzioni in termini di settlement agreement, ma nel frattempo la UEFA sta portando avanti il suo lavoro anche in questa fase transitoria.
In particolare, l’Inter ha specificato che «sebbene le interazioni con la UEFA siano ancora in corso, prevediamo di firmare un settlement agreement entro la fine di giugno 2022 che includerà alcuni rapporti finanziari che dovremo soddisfare nei periodi di riferimento che terminano a giugno 2023, 2024 e 2025. Questi rapporti dovrebbero essere impostato secondo un quadro volto a rendere gradualmente il club pienamente conforme alla nuova “regola degli utili calcistici” UEFA entro la stagione sportiva 2025/26. Prevediamo inoltre che il settlement agreement includa un possibile meccanismo di sanzioni finanziarie e sportive principalmente legate alla violazione dei rapporti finanziari concordati».
Secondo quanto riportato da La Repubblica, il club nerazzurro non sarebbe tuttavia l’unico finito nel mirino della UEFA. Pronte a discutere un settlement agreement ci sarebbero infatti anche altre società italiane come Milan, Roma e Juventus, unite a ulteriori 26 club europei, che potrebbero siglare una sorta di settlement agreement “leggero” nel prossimo biennio, per essere accompagnate verso il nuovo Fair Play Finanziario.