Attraverso un comunicato ufficiale, i Denver Broncos della NFL hanno annunciato che è stato raggiunto un accordo per la cessione della franchigia alla famiglia Walton-Penner (guidata dall’imprenditore Rob Walton, erede della catena Wal-Mart). Un’operazione che si dovrebbe chiudere sulla base di 4,65 miliardi di dollari, cifra record per un’acquisizione nello sport americano.
La dimostrazione che l’interesse nei confronti dello sport a livello di business è sempre più crescente e che gli investimenti del passato hanno pagato, e non poco. A tal proposito c’è un aneddoto legato proprio ai Denver Broncos che risale al 1998, quando a John Elway – che proprio quell’anno chiuse la sua carriera da quarterback nella franchigia conquistando il Super Bowl – fu proposto di acquistare una quota della società.
Prima che il giocatore si ritirasse, nell’ottobre 1998 il proprietario dei Broncos Pat Bowlen gli propose di rilevare il 10% della franchigia per la cifra di 15 milioni di dollari. La stessa offerta fu rimodulata proponendo a Elway un ulteriore 10% se avesse accettato di rinunciare al suo stipendio differito da 21 milioni di dollari.
In parole povere, Bowlen offriva a Elway il 20% dei Broncos per 36 milioni di dollari, valutando in questo modo la società della NFL un totale di 180 milioni di dollari. Non solo, Elway avrebbe potuto rivendere la sua quota dopo cinque anni incassando quanto investito più un premio di 5 milioni di dollari e avrebbe avuto la prelazione sull’acquisto di ulteriori quote, ma decise comunque di non accettare.
Oggi la cessione della franchigia si sta concretizzando sulla base di 4,65 miliardi, cifra che corrisponde ad un aumento di oltre il 2.480%. Un rendimento incredibile, che avrebbe garantito a John Elway – qualora fosse stato in possesso di una quota del 20% della franchigia – un guadagno pari a 930 milioni di dollari. Il tutto nell’arco di poco più di vent’anni, un’occasione decisamente sprecata per Elway.