I club di Serie A spingono per la creazione di una media company. E’ quanto emerge – scrive MF-Milano Finanza – dall’ultima assemblea di Lega, dove i rappresentanti delle società hanno sottolineato al presidente Lorenzo Casini e all’AD Luigi De Siervo l’urgenza di costituire una società indipendente per la gestione dei diritti televisivi e degli altri asset commerciali del campionato.
Sarebbe già presente una bozza che prevede la creazione di due newco. La prima sarebbe una media company a tutti gli effetti, titolare dei diritti, controllata al 100% dalla Lega ma con gestione indipendente. La seconda consisterebbe invece in una società di distribuzione in grado di accogliere nel capitale investitori terzi.
In questo modo si eliminerebbero i problemi di governance legati all’affare CVC di un paio d’anni fa e la Serie A potrebbe riallacciare il dialogo con tutti i fondi di private equity interessati alla società di distribuzione, senza però privarsi della proprietà dei diritti tv.
Sul tavolo anche il tema della vendita delle immagini nell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa), per il quale la proposta quinquennale di Abu Dhabi – che ha messo sul piatto 28 milioni di euro a stagione – non convince, nonostante contempli in realtà una facoltà di recesso a favore della Serie A, ma solo dopo tre anni e a fronte del pagamento di una penale di 5 milioni.
Tuttavia, anche così il ciclo dei diritti nell’area si concluderebbe con una stagione di ritardo rispetto alle assegnazioni in Italia e in altri Paesi che scadranno al termine del campionato 2023/24. Per quella data la Serie A dovrebbe aver creato la sua media company e magari anche il tanto atteso canale di Lega e il disallineamento con alcuni mercati potrebbe complicare questi progetti.