Paolo Pilotto è il nuovo sindaco di Monza. Il candidato del centrosinistra ha recuperato da uno svantaggio di sette punti percentuali e con il 51,21% dei voti ha avuto la meglio su Dario Allevi, che si ferma al 48,79%. Si conferma così quella che sembra una tradizione: il secondo mandato resta un tabù a Monza. Nella notte Pilotto non ha atteso la conclusione dello spoglio per recarsi in Comune.
«Immagino si debba aspettare la conferma ufficiale ma da quello che sembra si sta delineando un risultato abbastanza netto, frutto di una campagna basata su idee e proposti. Sono con cento persone e stiamo salendo in sala stampa in Comune. Dopodiché ci abbracceremo e andremo a dormire, perché c’è bisogno di lavorare per la città», ha commentato a caldo nella notte.
Sulla sconfitta del centrodestra ha pesato anche l’astensionismo, con i votanti in calo di dieci punti percentuali rispetto a due settimane fa. Pilotto parla comunque di una vittoria costruita «tenacemente, dalla costruzione del manifesto, passando per le primarie, al programma e alla campagna elettorale». Uno sforzo che, evidentemente, «è stato compreso dai cittadini. Negli ultimi giorni avevamo la sensazione che si sarebbe profilato un testa a testa siamo partiti dall’ascolto e da lì ripartiremo per governare».
La sconfitta di Allevi avrà fatto storcere il naso anche a Silvio Berlusconi. Il patron del Monza – club che ha acquistato nel 2018 – è leader di Forza Italia e massimo esponente proprio del centrodestra. Proprio Berlusconi, nei giorni precedenti il ballottaggio, era sceso in piazza per sostenere la candidatura di Allevi.
«Sono a Monza per sostenere il nostro bravo sindaco, Dario Allevi. Domenica dovete andare tutti a votare. Grazie per il calore: sono sicuro che Forza Italia tra otto mesi, quando ci saranno le nuove elezioni, sarà sopra il 20%», aveva dichiarato Berlusconi dal palco in piazza San Paolo.