L’amministratore delegato di Lazard Italia, Marco Samaja, è intervenuto ai microfoni de “La politica nel pallone”, trasmissione in onda su Gr Parlamento condotta da Emilio Mancuso. Samaja è stato intervistato nell’occasione da Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, e da Luciano Mondellini, direttore di Calcio e Finanza.
Non solo le trattative per la cessione della Sampdoria. Nel suo intervento Samaja ha parlato anche del calcio italiano e dell’interesse che ha suscitato negli investitori esteri: «Il potenziale c’è, se si investe negli stadi il prodotto cresce. Se lo spettacolo è appetibile le grandi piattaforme inizieranno a comprare anche il prodotto italiano».
A proposito degli stadi, l’AD di Lazard Italia spiega che «siamo a un punto di non ritorno, se non si inizia a sburocratizzare non c’è speranza. L’auspicio è che si faccia qualcosa per non arrivare a rischiare grosso. Anche per il calcio in tv fa la differenza vedere uno stadio pieno e il calore della piazza rispetto a stadi vuoti e fatiscenti, è una chiave per il rilancio del prodotto Italia. Serve un impulso forte anche a livello politico».
In chiusura, una battuta sull’operazione che ha visto protagonisti la Lega Serie A e CVC e che non si è mai formalizzata: «Ci sono stato sopra un anno, c’è il rammarico di avere lavorato a vuoto. Era una proposta virtuosa, una parte dei soldi poteva essere utilizzata per giocatori e debiti, una parte per lo sviluppo delle infrastrutture. L’auspicio è che si possano riprendere modalità simili a quelle che sono state proposte negli ultimi tempi, ma c’è forte rammarico per quell’operazione».