La memoria dell’ultimo trionfo blanco è ancora fresca. Lo scorso 28 maggio il Real Madrid aggiungeva l’ennesima pagina leggendaria al suo libro dei record, battendo per 1-0 il Liverpool nella finalissima di Champions League giocata a Parigi e acciuffando il trionfo numero 14 nella massima competizione europea. Quello della Casa Blanca è stato un successo arrivato al termine di un cammino in costante ascesa, con 5 affermazioni nella fase a gironi e gli scalpi eccellenti di PSG, Chelsea e Manchester City negli scontri a eliminazione diretta. Gli uomini di Ancelotti inizieranno la difesa del titolo conquistato a Saint-Denis a partire dal prossimo 6-7 settembre e anche per la stagione 2022-2023, il Real Madrid non partirà coi favori dei pronostici Champions League, nonostante gli esperti di Sportytrader mettano in guardia gli appassionati visto il trionfo straordinario dei campioni d’Europa ottenuto solamente un mese fa.
L’obiettivo del presidente Florentino Perez, però, sarà quello di riscrivere la storia e provare l’assalto alla quindicesima, andando anche a rimpinguare in questo modo anche le casse del club: nella scorsa edizione, ad esempio, il Real ha incassato qualcosa come 141,5 milioni di euro, di cui 21,4 guadagnati grazie alla vittoria in finale.
Non è un caso che la Coppa dalle grandi orecchie sia il trofeo più ambito e desiderato di tutti. Giocare negli stadi più belli d’Europa, contro squadre di grande prestigio, è il desiderio di ogni calciatore professionista. Anche i dirigenti, però, hanno motivi importanti per ambire ad entrare nella manifestazione: la Champions, infatti, garantisce ricavi importanti sin dalla fase a gironi, con premi che il prossimo anno andranno ancora a crescere. Per avere un quadro più completo della situazione è possibile fare riferimento alle cifre della passata edizione. Nell’anno appena concluso l’Uefa ha stanziato 2,02 miliardi di montepremi globale. Entrare nel tabellone principale, ad esempio, ha generato per ogni club un guadagno di 15,64 milioni. Nella fase a gironi, poi, le partecipanti hanno ricevuto 2,8 milioni a vittoria e 930.000 euro per ogni pareggio.
Champions League: quanto vale la vittoria nel torneo
Più si va avanti verso la finalissima, maggiori diventeranno inevitabilmente i guadagni, con dei premi già fissati per ogni passaggio del turno. Li indichiamo nella tabella seguente:
Turno | Premio Champions League |
Ottavi | 9,6 milioni |
Quarti | 10,6 milioni |
Semifinali | 12,5 milioni |
Finale | 15,5 milioni |
Aggiudicarsi la competizione, quindi, può portare a guadagni che come abbiamo visto in precedenza superano i 140 milioni di euro complessivi (a cui si aggiungerebbero i circa 3,5 milioni di euro derivanti dalla partecipazione alla Supercoppa Europea). Cifre assai significative che derivano dal sommarsi di varie voci. Il gettone di presenza, il numero di vittorie e pareggi nella fase a gruppi, gli incassi fissi per il superamento dei vari turni (48,2 milioni complessivi), il bonus per la vittoria conclusiva (4,5 milioni), il peso del ranking storico (da 1 a 36 milioni circa), il market pool (dai 6 ai 10 milioni circa). A questo bisogna aggiungere gli incassi ai botteghini e i bonus provenienti dagli sponsor di squadra.
È dunque evidente come, ancor più della vittoria dei campionati, le squadre di vertice mirino in primis a garantirsi l’accesso alla Champions League. Una competizione che consente ai club di compiere un salto di qualità importante, permettendo di rafforzare i bilanci, acquisendo al tempo stesso un crescente appeal a livello di prestigio sportivo.