L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha prorogato il procedimento su TIM e DAZN riguardo all’ipotesi di violazione della concorrenza al 31 marzo del 2023. La novità emerge dal Bollettino dell’Antitrust pubblicato nella giornata di oggi.
L’istruttoria era stata avviata con una delibera del 6 luglio 2021 per accertare l’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza relativamente all’accordo per la distribuzione, e il supporto tecnologico, per i diritti tv della Serie A relativamente al triennio 2021-2024. Il precedente termine dell’istruttoria era fissato per il 30 giugno del 2022.
In particolare, il procedimento in questione concerneva «un’ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del TFUE, relativamente alle previsioni dell’accordo che limitano commercialmente e tecnicamente DAZN nell’offerta di servizi di televisione a pagamento, riducendo la capacità di quest’ultima di proporre sconti agli utenti e di scegliere ulteriori modalità di trasmissione che ritiene più consone, nonché riducendo gli incentivi all’investimento di DAZN per l’interconnessione con gli operatori di telefonia fissa e mobile e per l’adeguamento della propria rete di distribuzione dei contenuti».
A metà giugno l’Antitrust aveva emanato un provvedimento con cui «considerato che gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., DAZN Limited e DAZN Media Services S.r.l. appaiono, sia complessivamente sia singolarmente considerati, inidonei a far venire meno i profili anticoncorrenziali individuati nella delibera di avvio dell’istruttoria, laddove non si sono tradotti in modifiche contrattuali condivise, tali da eliminare le criticità concorrenziali sopra descritte», deliberava «di rigettare gli impegni presentati da Telecom Italia S.p.A., DAZN Limited e DAZN Media Services S.r.l.».