Milan Skriniar (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Milan Skriniar resta al centro delle voci di mercato. Il difensore centrale slovacco dellInter è infatti nel mirino del Paris Saint-Germain, ma non cè ancora laccordo tra il club nerazzurro e la società francese sulla valutazione del giocatore. 

Skriniar è arrivato in nerazzurro nell’estate del 2017 dalla Sampdoria, in una operazione che vide Gianluca Caprari fare il percorso opposto: il difensore venne iscritto a bilancio conb una valutazione pari a 33,5 milioni nel bilancio al 30 giugno 2018, mentre Caprari venne ceduto al club ligure a 15 milioni di euro (con una plusvalenza per l’Inter pari a 9,3 milioni).

Skriniar costo bilancio Inter – Il valore netto

Partendo dai dati certi che abbiamo a disposizione, dal bilancio chiuso al 30 giugno 2021 si evince come il costo storico di Skriniar sia in seguito salito a 36,031 milioni di euro, mentre il valore netto era pari a 11,764 milioni. Al 30 giugno 2022, dopo 5,882 milioni di ammortamenti, il valore sarà pari così a 5,882 milioni di euro, considerando che il contratto del difensore slovacco attualmente è in scadenza al 30 giugno 2023.

Questa è la cifra da cui partire per poter calcolare l’eventuale plusvalenza: se il Paris Saint-Germain e l’Inter si accordassero per una cessione a 70 milioni di euro, la plusvalenza per il club nerazzurro sarebbe pari a circa 64,6 milioni (considerando anche un ulteriore mese di ammortamento per il mese di luglio in corso). Inoltre, andrebbe valutato anche il risparmio a bilancio: il difensore centrale slovacco pesa infatti a bilancio per complessivi 11,4 milioni di euro annui, di cui 5,8 milioni come ammortamento e 5,5 milioni come stipendio lordo. Anche se l’effettivo “risparmio” dipenderà anche da quanto peserà poi a bilancio il sostituto.

TUTTA LA SERIE A TIM È SOLO SU DAZN: 7 PARTITE IN ESCLUSIVA E 3 IN CO-ESCLUSIVA A GIORNATA. 29.99 EURO/MESE. ATTIVA ORA. DISDICI QUANDO VUOI

PrecedenteIl patrimonio di Totti: il giro d’affari delle sue società
SuccessivoMantovani, FIGC: «Il professionismo femminile è una grande conquista»