Claudio Lotito vuole uno stadio per la sua Lazio. L’obiettivo è realizzarlo nel cuore di Roma per farlo diventare un impianto che viva h24 e 7 giorni su 7. Ecco perché – scrive oggi Il Corriere dello Sport – l’opzione Flaminio resta sempre la più viva, seppur vi penda la Spada di Damocle del vincolo di tutela del Ministero.
Si tratta di quello presentato dalla famiglia Nervi nel 2020 – detentrice dei diritti d’autore patrimoniali e morali fino al 2049 – nelle 594 pagine del Piano di Conservazione. Il sindaco Gualtieri ha spiegato al patron della Lazio che proverà a sensibilizzare i Nervi sul tema, con il precedente del Franchi di Firenze che può lasciare trapelare un cauto ottimismo (qui il parere positivo del Ministero della Cultura è arrivato).
Questo porterà, nonostante le opposizioni della famiglia Nervi, a una sostanziale modifica del disegno originale dell’impianto. L’obiettivo della Lazio è ripetere lo stesso iter, per ottenere il via libera da parte della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Ecco perché a breve Lotito presenterà il suo progetto al Comune di Roma per restaurare il Flaminio. Ma se dovesse arrivare un parere negativo, la novità è che prenderebbe corpo l’ipotesi del secondo progetto, per il quale sarebbe stata individuata una zona nel comune di Guidonia Montecelio, città metropolitana a circa 20km da Roma.
Si tratta solo di un piano B ad ora, ma se continuassero a esserci problematiche legate al Flaminio, allora potrebbe diventare l’opzione principale. In un modo o nell’altro Lotito punta lo stadio di proprietà, e farà di tutto per averlo.