Alla luce dell’imminente delisting dell’AS Roma, Standard Ethics ha annunciato la sospensione del suo Corporate Rating “E” e la sua rimozione dallo SE European Football Index. Quest’ultima operazione – si legge in una nota – conferma l’attuale vivacità dell’industria calcistica: aspetti come la Sostenibilità finanziaria sono sempre più al centro delle discussioni in corso, rafforzati ulteriormente dalle recenti normative emanate da organismi riconosciuti a livello mondiale come la UEFA.
L’indice in questione viene calcolato sulla base dell’analisi di alcune variabili legate a tre diverse “aree concentriche”. Si va dalla più piccola, che deriva dagli accadimenti e dalle policy che riguardano il terreno di gioco, alla maggiore, che riguarda la dimensione più ampia del club, dalla governance al bilancio. In mezzo le questioni legate a stadio e tifosi.
Il livello di disclosure ESG (della rendicontazione pubblica e sui siti web, soprattutto per quanto riguarda le questioni extra-finanziarie) è un punto cruciale su cui il settore deve concentrare i propri sforzi, come già evidenziato dagli analisti di Standard Ethics nel marzo 2022 in occasione del lancio dell’Indice.
Solo in due casi (Borussia Dortmund e Juventus Football Club) esistono policy di Sostenibilità strutturate e chiaramente orientate alle indicazioni internazionali di Onu, Ocse e Ue, nonché una rendicontazione extrafinanziaria standard. Di seguito ecco i Corporate SER aggiornati dei componenti dello SE European Football Index:
- Borussia Dortmund – EE-
- Juventus – E+
- Ajax – E
- Manchester United – E
- Galatasaray – E
- Besiktas – E
- Lione – E
- Celtic – E
- Lazio – E
- Benfica – E
- Brondby – E
- Fenerbahce – E
- Trabzonspor – E
- Sporting Lisbona – E
Per quanto riguarda i rating sopra indicati si va dal più alto del Dortmund, che risulta “adequate” ed è l’unico che rientra nella sezione “sostenibile”. Si passa poi per il “low” della Juventus per il “very low” di tutti gli altri club, nella sezione “non pienamente sostenibile”.