La UEFA ha presentato oggi le sue Linee guida sull’economia circolare in concomitanza con la Settimana Rifiuti Zero e il lancio della Strategia UEFA per la Sostenibilità del Calcio 2030, intitolata “Forza attraverso l’unità”, all’inizio di quest’anno. La strategia globale contiene 11 politiche, una delle quali si concentra sull’economia circolare, e il lancio delle linee guida su tale argomento ha previsto discussioni di gruppo tra esperti del settore provenienti da tutto il calcio europeo, lo spettro politico e aziendale.
“Questo è il calcio d’inizio di un progetto importante per l’Uefa, che si vuole portare avanti con tutti i club e gli altri soggetti coinvolti. L’economia circolare è un pilastro importante della strategia della Uefa per la sostenibilità del calcio 2030”, ha detto il Direttore calcio e responsabilità sociale della federazione europea, Michele Uva, nel corso di un panel on line organizzato dall’Uefa per presentare le Linee guida.
Nel contesto UEFA, l’economia circolare si riferisce all’ottimizzazione del consumo e del ciclo di vita dei prodotti, in particolare alimenti, imballaggi e articoli di marca durante le operazioni e gli eventi UEFA. L’ambizione dell’organizzazione per il 2030 è incorporare il cosiddetto “approccio 4R” – costruito attorno alla riduzione, riutilizzo, riciclaggio e recupero – in tutte le operazioni per ridurre al minimo l’impatto del calcio sull’ambiente e promuovere l’efficienza delle risorse e il risparmio sui costi.
Le linee guida comprendono tre sezioni: un’introduzione al concetto di economia circolare e al quadro delle 4R; migliori pratiche e schede informative nel settore alimentare e delle bevande da parte di vari attori del calcio (create con il supporto del partner commerciale UEFA PepsiCo); e una prospettiva sulle prossime aree di interesse dell’economia circolare: energia e acqua, abbigliamento e attrezzature per il calcio e materiali per eventi (segnaletica, produzione di marchi e mobili e apparecchiature IT).
Le linee guida aiuteranno le federazioni nazionali, le leghe, i club, gli sponsor, gli organizzatori di eventi e le altre parti interessate del calcio a iniziare il viaggio verso il raggiungimento di tali obiettivi entro il 2030.
Le pratiche di economia circolare sono state testate la scorsa stagione con diversi club che hanno partecipato alla UEFA Champions League, il che ha portato alla creazione di un database di migliori pratiche e alla formazione di un gruppo di consultazione tra i club per condividere le conoscenze e discutere le sfide comuni e un’analisi di fattibilità . Inoltre, la UEFA ha collaborato con PepsiCo, partner della UEFA dal 2015 in varie competizioni calcistiche maschili e femminili, per implementare pratiche di economia circolare nella finale di UEFA Champions League del 2022. Queste nuove linee guida sono state supportate da PepsiCo e dall’European Club Association (ECA).
“Noi vogliamo essere un catalizzatore di questi progetti di salvaguardia ambientale, per tutto il sistema calcio ma anche per la società intera – ha proseguito Uva -. Dobbiamo portarli all’attenzione di tutti, disseminando tale cultura anche tra i tifosi e la società. Per questo abbiamo voluto predisporre una guida pratica di semplice regole per favorire la economia circolare e il riciclo, perchè il calcio non è solo partite, ma coinvolge sette giorni su sette milioni di giocatori a tutti i livelli, allenatori, familiari, che potranno essere coinvolti cambiano i loro comportamenti. E un sogno, ma dobbiamo crederci, credere di potercela fare, insieme”.
“Per lo sviluppo di certe linee guida è stata determinante la collaborazione con PepsiCo e diversi club europei per valutare gli aspetti della circolarità nel settore alimentare – ha detto ancora Uva – Non vedo l’ora di vedere queste linee guida tradotte in azioni tangibili all’interno dell’Uefa, durante gli eventi e in collaborazione con tutto il calcio europeo per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi ambiziosi per arrivare a zero rifiuti di plastica e rifiuti alimentari”.