La sconfitta contro il Benfica, la seconda consecutiva nel girone di Champions League, ha avuto effetti non solo nella corsa della Juventus verso la qualificazione agli ottavi, ma anche in Borsa, considerando i potenziali effetti economici negativi dal mancato passaggio del turno (che significa meno ricavi dalla partecipazione alla Champions League).
Il titolo della società bianconera ha chiuso infatti in perdita la giornata odierna di contrattazione, con un calo pari al 3,3% a 0,3314 euro per azione, dopo aver toccato anche il 5,4% nel corso della giornata. Un calo rilevante, dopo che nel mese di settembre fino a ieri le azioni erano state in sostanziale equilibrio (-0,9% alla giornata di ieri). Alti anche gli scambi, con oltre 10,1 milioni di pezzi scambiati oggi rispetto a un volume giornaliero medio pari a 4,8 milioni negli ultimi tre mesi. La capitalizzazione di Borsa del club bianconero è scesa, così, a 837 milioni di euro.
In generale, la Borsa di Milano ha chiuso in calo una seduta volatile, appesantita nel finale dalla virata in negativo di Wall Street. L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in ribasso dello 0,21% a 22.365 punti. Tra gli operatori sembra dominare una certa cautela in vista del direttivo della Fed di mercoledì prossimo. Il mercato sconta un nuovo rialzo dello 0,75% dei tassi a stelle e strisce, dopo la frenata inferiore alle previsioni dell’inflazione Usa ad agosto.