Steven Zhang inseguito dai creditori fino a Milano. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, la scorsa settimana sono scaduti i termini per presentare ricorso a Hong Kong contro la sentenza che ha dato torto al presidente nerazzurro nella causa intentata da alcune banche cinesi, intenzionate a recuperare 255 milioni di dollari (circa 250 milioni di euro) di prestiti e un’obbligazione inadempiente che ha garantito.
Zhang aveva successivamente sostenuto di non aver firmato i documenti e di non essere a conoscenza del rifinanziamento, ma non avendo presentato ricorso si sono attivate le azioni esecutive della sentenza dello scorso luglio. Tra queste in particolare c’è la richiesta di annullare il verbale del consiglio di amministrazione del club milanese con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per l’incarico, al centro del ricorso dei creditori al Tribunale di Milano.
La prima udienza è stata fissata per l’8 marzo 2023 e a tenere le fila per gli istituti cinesi è la China Construction Bank, una quelle quattro grandi banche pubbliche di Pechino, istituto con il quale ha chiuso l’operazione la Great Matrix Ltd, società controllata interamente dallo stesso Steven Zhang.
Il presidente nerazzurro ha rinnegato l’operazione e in sua difesa ha ribadito che le firme sui documenti di garanzia di rifinanziamento erano contraffatte e di non essere a conoscenza del rifinanziamento, affermazione che il giudice ha respinto.